78% di passaggi riusciti e prima ammonizione: Locatelli ha convinto alla prima da titolare nel Milan, in cui si è messo in luce per sacrificio e dedizione.
Un po' a sopresa Vincenzo Montella gli ha regalato una maglia da titolare. E in fin dei conti non sbagliando. La presenza dall'inizio di Manuel Locatelli, almeno fino a poche ore prima dal match contro il Chievo, non era così scontata.
Il tecnico rossonero ci ha pensato e ripensato. Perchè la suggestione di metterlo subito dentro era forte, almeno quanto il desiderio di non bruciarlo. D'altra parte il regista di centrocampo ha da poco compiuto 18 anni e mettergli sulle spalle la manovra di una squadra come il Milan può riverlarsi anche controproducente.
Tuttavia Locatelli ha risposto bene sul campo. Non si è reso autore di una gara straripante, ma ha fatto il suo. Tanto lavoro oscuro, al servizio della squadra. A protezione della difesa. Pochi, se non nessuno, errori. Insomma, il numero 73 ha fatto capire di avere tutte le caratteristiche per fare bene senza palesarlo in modo eccessivo.
45 volte la palla è passata dai suoi piedi, con il 78% di passaggi andati a buon fine. Non male, calcolando che in quella zona del campo non hai molto tempo per pensare e dosare al meglio i servizi per i compagni.
Al 35esimo è arrivata anche la prima ammonizione, perchè Locatelli il piede non lo toglie mai. O meglio, sa quando forzare il contrasto. Definitiva promozione? Ancora no. Ma la sensazione è che il Milan del futuro non potrà prescindere dalle sue geometrie, così come dalle parate di Donnarumma.
Intanto con lui stabilmente in rosa si è abbassata ulteriormente l'età media della squadra: 25 anni e 293 giorni. Media che fanno del Milan la squadra più giovane della Serie A.
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