segunda-feira, 1 de junho de 2015

Podolski ai saluti "Arrivederci, grazie mille"

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"Arrivederci Interisti !! Grazie mille...".
Cosi' il trentenne tedesco campione del mondo Lukas Podolski, attraverso twitter, ha salutato l'Inter e gli interisti dopo alcuni mesi di permanenza con la maglia nerazzurra. L'ex Arsenal, infatti, e' arrivato all'Inter lo scorso 5 gennaio con la formula del prestito oneroso fino a fine stagione, esordendo gia' il giorno dopo con la maglia interista in occasione del pareggio 1-1 contro la Juventus, subentrando nella ripresa a Kuzmanovic. Il 21 gennaio seguente fa il suo debutto anche in Coppa Italia, nella vittoria per 2-0 in casa contro la Sampdoria, servendo l'assist del momentaneo 1-0 al compagno Shaqiri.
Risulta ancora decisivo il 25 aprile in Inter-Roma entrando all'86' e servendo due minuti dopo l'assist vittoria al compagno di squadra Icardi. Appena quattro giorni dopo entrato in campo da appena 43 secondi, mette a segno la sua prima rete per i nerazzurri il 28 aprile, risultando decisivo nella vittoriosa trasferta di campionato ad Udine, terminata 2-1. Chiude l'avventura interista con 16 presenze ed una rete in campionato ed una presenza in Coppa Italia.

Serie A: Giudice, 14 squalificati per un turno


Sono 14, tutti per un turno, gli squalificato in serie A dal Giudice sportivo Gianpaolo Tosel in merito alle gare dell'ultimo turno.
Si tratta di Cofie, Dainelli (Chievo), Izzo, Pavoletti, Rincon, Roncaglia (Genoa), Lulic, Parolo (Lazio), Pepe (Juventus), Ghoulam (Napoli), Terzi (Palermo), Iturbe (Roma), Magnanelli (Sassuolo), Wague (Udinese).
Tra le societa', ammende a Roma (30.000 euro), Milan (20.000 euro), Atalanta (10.000 euro), Inter (10.000 euro), Napoli (5.000 euro).

Benatia "A Roma piu' gol sfruttando colpo di testa"


Mehdi Benatia conclusa la prima stagione con la maglia del Bayern Monaco con il quale ha vinto solo il titolo della Bundesliga fa il punto su questa sua nuova esperienza dopo quella italiana con la maglia della Roma.
"E' stato un grande passo. La lingua, il paese, il clima - e' tutto diverso. E' per questo che l'acclimatazione per me e la mia famiglia era difficile. Abbiamo dovuto abituarxi a una vita completamente diversa. Altri giocatori avevano all'inizio di questi problemi, Franck Ribery, per esempio - e hanno imparato. Ecco perche' sono sicuro che anche noi lo faremo. Nel frattempo, le cose vanno davvero molto meglio" dice il difensore marocchino in una intervista pubblicata sul sito dei campioni di Germania.
"In Italia il gioco e' molto piu' influenzato da tattiche, il ritmo e' diverso. Nella Bundesliga, e' molto veloce, hai un sacco, un sacco di gioco. E a questo ti devi abituare. Eppoi il Bayern deve vincere ogni partita. In caso contrario, ci sara' la critica immediata del pubblico" spiega Benatia facendo il paragone tra il campionato italiano e quello tedesco, quindi sul fatto che con la maglia della Roma ha siglato molte reti mentre nel suo primo anno con quella del Bayern ha realizzato solo due gol, ricorda come: "A Roma sono stato di solito quello che sfruttava i calci piazzati. Ecco perche' ho avuto piu' spesso l'occasione di fare un gol. Al Bayern e' diverso. Accanto a me ho altri giocatori forte di testa: Jerome Boateng, Bastian Schweinsteiger, Dante, Robert Lewandowski ... ma questo non e' un problema. Mi metto al servizio della squadra".

Rakitic "Rispetto per Juve ma siamo il Barca"


"Vogliamo vincere, conosciamo la Juventus molto bene e abbiamo enorme rispetto per loro. Ma abbiamo in testa una sola cosa: vincere. E' una finale e siamo il Barcellona, non possiamo pensare diversamente".
Ivan Rakitic si avvicina cosi' all'appuntamento del 6 giugno a Berlino. In palio c'e' la Champions League, "non dobbiamo perdere la freddezza, l'autocontrollo - spiega in un'intervista a Fifa.com - E' andato tutto bene per noi cosi' e non c'e' motivo di cambiare. Ci lasceremo prendere dall'emozione solo quando avremo in mano la coppa ma prima c'e' una partita da giocare. Come mi vedo al triplice fischio? Spero mentre abbraccio i miei compagni per festeggiare". Ripercorrendo la sua avventura blaugrana iniziata la scorsa estate, il centrocampista croato ammette: "Non volevo crearmi aspettative troppo alte, non volevo sognare troppo, mi sono concentrato piu' sul godermi l'esperienza. Ma ero anche consapevole che il posto da titolare va guadagnato. Al Siviglia volevo sempre giocare, anche quando ero infortunato, contro il parere dei medici. E' sempre stato il mio atteggiamento: stringere i denti e farsi trovare pronto quando c'e' bisogno".
L'impatto e' stato subito buono. "La prima cosa che ho capito e' che avevo al mio fianco il miglior giocatore di tutti i tempi - il riferimento a Messi - E siccome e' un giocatore cosi' speciale, i suoi movimenti sono diversi da qualsiasi altro calciatore al mondo. Luis Enrique? E' un uomo che lavora duro, non lascia nulla al caso e prova sempre ad assicurarsi che siamo preparati nel miglior modo possibile. E' uno di quegli allenatori che sa come tirare fuori il meglio da ciascun giocatore, e' per questo che crediamo molto in lui e che siamo rimasti uniti fino alla fine". Al Barca Rakitic ha trovato il posto ideale. "Ho sempre detto che bisogna godersi la chance di stare al Barcellona. Bisogna venire qui ogni giorno col sorriso in faccia e tornare a casa con un sorriso ancora piu' grande. Non posso capire come qualcuno potrebbe annoiarsi qui. Tutto quello che abbiamo e' incredibile: i migliori giocatori al mondo, i tifosi migliori e strutture meravigliose. La stagione e' stata lunga, ci stanno gli alti e bassi, anche perche' erano cambiate molte cose ed e' stato importante mantenere la fiducia in noi stessi, non e' un caso che abbiamo trovato la nostra forma migliore nel finale".


Lazio, tutto sulle possibili avversarie nei Playoff di Champions League


La Lazio conquista all'ultimo respiro l'accesso ai Playoff di Champions League. Ma quali saranno le possibili avversarie dei biancocelesti? Tutto in questo approfondimento.



Con un finale degno del miglior thriller, la Lazio si aggiudica l'accesso ai Preliminari di Champions League, battendo nello scontro diretto il Napoli, con una gara ai limiti dell'incredibile. Dopo il pirotecnico 2-4 del San Paolo, società e tifosi biancocelesti possono tirare un sospiro di sollievo e festeggiare per l'importante traguardo ottenuto. Ma la corsa alla fase a gironi della prossima Champions è ancora in pieno svolgimento: la Lazio dovrà giocarsi i playoff.
Le due gare, rispettivamente di andata e ritorno, si disputeranno nella seconda metà del mese di agosto, e vedranno i biancocelesti affrontare la squadra stabilita del sorteggio del 7 agosto. A circa due mesi dall'annuncio dell'avversaria europea, possiamo considerare alcuni fattori che avranno senz'altro un'incidenza: la Lazio può affrontare il sorteggio sia da testa di serie che non. Ciò dipende dal percorso di altre tre squadre che dovranno affrontare un turno in più, ovvero CSKA MoscaShakhtar Donetsk e Ajax: nel caso in cui le tre compagini venissero eliminate al terzo turno preliminare, la Lazio parteciperebbe al sorteggio da testa di serie, mentre in caso contrario, come appare più probabile, non potrà godere di questo beneficio. Al momento le probabili avversarie dei  biancocelesti ai playoff sono Manchester UnitedValencia Bayer Leverkusen, a cui si aggiungerebbero anche le qualificate tra CSKA Mosca, Shakhtar Donetsk e Ajax, e lo Sporting Lisbona, che diventerebbe testa di serie se una delle tre squadre fallisse il preliminare. 
Ma che avversari rischia di trovarsi contro la compagine di Pioli? Analizziamo una ad una le potenziali avversarie.
MANCHESTER UNITED - Sulla carta, l'avversario più temibile. Dopo il quarto posto in Premier League, la squadra più titolata d'Inghilterra cerchrà con tutte le forze l'accesso alla massima competizione europea, palcoscenico obbligatorio dopo il clamoroso anno di assenza. La squadra di Louis Van Gaal, al netto di probabili rinforzi, si presenta con un parco attaccanti faraonico: Rooney e Van Persie, supportati da un rifinitore del livello di Mata e dall'incognita tattica di Angel Di Maria, che il tecnico olandese ha utlizzato spesso come mezzala. Quattro fuoriclasse, schierati da Van Gaal con le sue alchimie: i Red Devils hanno utlizzato infatti moduli differenti durante la stagione, dalla difesa a tre al 4-3-3. La qualità assoluta dello United può mettere in serie difficoltà la retroguardia della Lazio, che con De Vrij e Gentiletti, o in alternativa Mauricio, non troverà negli attaccanti inglesi i suoi migliori clienti. La difesa, però, è un tasto dolente anche per il Manchester: Van Gaal ha cambiato le coppie o i terzetti di centrali più volte durante l'anno e l'equilibrio non è sempre stato garantito: che Candreva e Felipe Anderson possano scardinarla ulteriormente? 
VALENCIA - Dalle parti del Mestalla è stata la stagione del ritorno: dopo un'annata mediocre, conclusa all'ottavo posto, Peter Lim trova una'ottima quarta posizione al primo anno di gestione. La squadra è completamente irrorata di grandi talenti, acquistati grazie al socio di Peter Lim, uno degli uomini più influenti del calcio mercato: Jorge Mendes. Con una validissima formazione e la sorprendente guida tecnica di Nuno Espirito Santo, all'esordio in Liga, il Valencia è riuscito a ottenere la qualificazione ai playoff di Champions e si prepara a combattere per la fase a gironi. La squadra è molto completa e probabilmente verrà rinfoorzata ancora. Tra gli uomini di maggior personalità troviamo Nicolas Otamendi, difensore centrale argentino autore di una grande stagione e di diverse reti,Soufiane Feghouli, esterno destro algerino dalle doti atletiche sorprendenti e con una gran tecnica di base, e davanti il simbolo del Valencia: Paco Alcacer, attaccante 21enne e prodotto della cantera, che quest'anno ha messo a segno 15 gol in partite ufficiali dimostrando una crescita esponenziale. Anche a centrocampo l'assortimento è vasto: il cervello è Dani Parejo, regista di tecnica sopraffina, con una grande tendenza al gol, supportato da guiocatori del calibro di Enzo Perez, del talento Andre Gomes e dal tattico Javi Fuego. Il tallone d'Achille, almeno per il momento, è la porta: Diego Alves, l'estremo difensore brasiliano, si è infortunato gravemente al ginocchio e dovrà essere sostuito sul mercato. Si parla di sostituti come Rulli, Mandanda o Kike Casilla. Nuno gioca con un 4-3-3 propositivo e insidioso, e sicuramente saprà essere un avversario molto ostico.
BAYER LEVERKUSEN - Tra le possibili avversarie della Lazio c'è anche la quarta classificata in Bundesliga, il Bayer Leverkusen. Il tecnico Roger Schmidt ha guidato la squadra dell'aspirina al traguardo europeo schierando un undici aggressivo e offensivo, basato su un 4-2-3-1 per esaltare le doti dei suoi tre trequartisti. Da un lato l'esterno Karim Bellarabi, in mezzo il cecchino Calhanoglu e sul lato opposto il coreano Heung Min Son. Rapidità, facilità di dribbling e capacità di trovare la porta, spesso anche da medio-lunga distanza sono le caratteristiche di questi tre grandi giocatori, che saprebbero impensierire la difesa biancoceleste. La punta è l'ariete Stefan Kiessling, attaccante esperto e autore di 19 gol stagionali. Il meccanismo tecnico-tattico di Schmidt ha impressionato in positivo anche l'Europa, nonostante la caduta agli ottavi contro i vice-campioni in carica dell'Atletico Madrid, dopo una doppia sfida serrata conclusa ai calci di rigore.
CSKA MOSCA - La seconda di Russia si gioca il passaggio alla fase a gironi della prossima Champions senza l'uomo che ha saputo stupire tutti nella competizione europea: Seydou Doumbia, punta ivoriana ceduta a gennaio ai rivali della Roma, era senza dubbio il riferimento offensivo della squadra moscovita. A raccogliere la sua eredità, il nigeriano Ahmed Musa, velocista in grando di impesierire parecchie retroguardie. Al CSKA troviamo diverse certezze: dal tecnico Leonid Sluckij, sulla panchina dei rosso-blu dal 2009, a giocatori comeAkinfeev Dzagoev. I russi cercheranno di strappare un biglietto per la Champions anche quest'anno.
SHAKHTAR DONETSK - La seconda in classifica del campionato Ucraino è un'altra delle pretendenti al passaggio alla fase a gironi. La formazione di Lucescu, ormai da diversi anni, è una delle squadre più insidiose dell'est Europa: la componente brasiliana che caratterizza lo Shatkhtar dà fantasia e rapidità, e il 4-2-3-1 del tecnico romeno dà spesso filo da torcere alle avversarie. Luiz Adriano, Douglas Costa, Alex Texeira e Bernard i giocatori più rappresentativi, senza dimenticare capitan Darijo Srna. Avere contro quei quattro brasiliani in forma potrebbe essere un problema per qualsiasi squadra.
AJAX - Probabilmente la potenziale testa di serie meno insidiosa. Reduci dal secondo posto in un'Eredivisie letteralmente distrutta dal PSV, i Lancieri inizieranno la stagione con i turni preliminari, in attesa di provare a imporsi sui rivali in campo olandese. Al primo buco nell'acqua dopo quattroi anni di trionfi nazionali, Frank De Boer proverà a condurre i suoi verso la conquista della fase a gironi. Come da tradizione, la squadra di Amsterdam mantiene un'età media bassissima, e mette in vetrina talenti come Viktor Fischer, Riechiedly Bazoer, Arkadiusz Milik e Richairo Zivkovic. Non mancano le certezze come Davy Klaasen e soprattutto Lasse Schone, il centrocampista danese fulcro della squadra dopo la partenza di Eriksen in direzione Tottenham. De Boer propone un 4-3-3 piacevole, ma il ruolino di marcia dei Lancieri in Europa ultimamente non è dei migliori. 
SPORTING LISBONA - Freschi di vittoria nella Taça de Portugal contro il Braga, gli uomini di Marco Silva tenteranno l'assalto ai Playoff. Terza classificata in campionato, lo Sporting propone una formazione con elementi molto interessanti, uno su tutti il peruvianoAndrè Carrillo, attaccante esterno di grande velocità che rende ancor più pericoloso un 4-3-3 dominato dall'ariete Islam Slimani. In mezzo al campo si erge la giovane colonna William Carvalho, mediano ricercato da tante squadre europee tra cui Arsenal e Inter. Insieme all'Ajax più abbordabile delle potenziali teste di serie, ma la squadra merita comunque una certa cautela.


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