sexta-feira, 25 de setembro de 2015

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Napoli-Juventus, Sarri: "Domani non è una gara normale, vorrei qualcosa di straordinario"


L'allenatore del Napoli ha presentato a Castelvolturno la sfida di domani contro la Juventus. Due squadre che sembrano mostrare le stesse difficoltà, ma che per Sarri non sono assolutamente in crisi. Ecco le parole dell'ex allenatore dell'Empoli ai cronisti presenti in sala stampa.


Napoli-Juventus, per i napoletani, non è una partita come le altre. Fin dai tempi di Altafini, passando per quelli di Maradona per terminare ai giorni d'oggi, è sfida da un fascino differente rispetto alle altre sfide di campionato, senza voler nulla togliere alle restanti. In Campania si avverte nell'aria dai giorni antecedenti alla gara una strana elettricità e, da buon napoletano, Maurizio Sarri non tradisce le attese e, a chi gli chiede se quella di domani che sarà per lui la prima sfida alla Juve sulla panchina del Napoli, sarà una gara come le altre, lui risponde così: "Domani non è una gara normale, vorrei vedere un qualcosa di straordinario".
Intervenuto in conferenza stampa per prestentare il match di domani sera, in primis l'allenatore del Napoli torna sulle difficoltà incontrate nel turno infrasettimanale, analizzando i motivi del pareggio contro il Carpi: "Ci ha creato difficoltà perchè non ci ha dato spazi, ma ho visto comunque una buona squadra. Non ha perso la testa, restando lucida fino alla fine. Sono quelle gare che non si riescono a sbloccare. Queste gare rischi a volte anche di perderle. I dati dimostrano che la squadra dal punto di vista fisico ha fatto il risultato migliore stagione sul piano della corsa. La nostra intenzione per domani è quella di fare la gara, e penso che la Juve proverà a fare lo stesso. Vedremo chi riuscirà a prendere il sopravvento in campo. Sulla Juve la penso come i tifosi, ho il loro stesso retro-pensiero ma non fatemi entrare nei dettagli".
Una gara del genere non ha bisogno nè di presentazioni, nè di motivazioni: "Non penso che a Carpi siano mancate le motivazioni, spero che anche su questo aspetto riusciremo a crescere. Mi auguro che per domani la squadra entri in sintonia con la città e capisca l'importanza di questa gara. Emozioni? Se fossi emozionato tutte le volte che me lo dite sarei già svenuto (scherza, ndr). Sicuramente, come detto, è una gara particolare e mi auguro di poter fare contenti i nostri tifosi che tengono tanto a questa sfida. Dobbiamo renderli orgogliosi"."
Si parla di Napoli e Juventus come squadre in difficoltà, chi per un motivo e chi per un altro, ma Sarri ha un parere diverso sui rispettivi cammini delle due squadre: "Hanno raccolto 4 punti nelle ultime due gare. Noi 8 nelle ultime quattro. Non mi sembra così negativo come bottino. Campionato finito? Parlare adesso di campionato finito è assurdo. La Juve ha dimostrato di poter vincere 10 partite di fila, l'Inter non ha ancora. Ha vinto delle gare, ma deve ancora dimostrare di poter reggere questi ritmi. La Juve, invece, ha ampiamente dimostrato di poter fare dei cicli lunghi di vittorie. Per quanto riguarda noi, dobbiamo solo lavorare e crescere. Capiremo più avanti dove possiamo arrivare". 
Successivamente gli viene chiesto se, in futuro, potrà diventare una sfida tra due squadre che si giocano lo Scudetto: "Io guardo la realtà, al momento è una sfida che vale per la media-bassa classifica. Loro vengono da un ciclo incredibile, non possiamo pensare che i nostri obiettivi siano gli stessi della Juventus. Noi abbiamo iniziato un nuovo percorso in estate, serve tempo. Loro comunque hanno giocato bene con il Frosinone, sono stati solo sfortunati. Non sarà una partita decisa dalla tattica. Sarà una gara nella quale faranno la differenza le motivazioni".
Sulla formazione anti-Juventus e sulle scelte di marcatura nei confronti di Cuadrado, il napoletano-toscano ribadisce: "Le decisioni definitive verranno prese nelle prossime ore. Sicuramente ritengo che questa squadra abbia bisogno di continuità, quindi bisogna affidarsi sui giocatori che stanno giocando di più. Più avanti inseriremo gli altri, anche se bisognerà valutare caso per caso le condizioni fisiche. Cuadrado? ​Penso più a quello che faremo noi. Potrei dargli un occhio io visto che gioca sulla fascia (ride, ndr). Vedremo comunque in che posizione verrà schierato da Allegri".
Il Napoli visto nel finale di Carpi ricalcava, per sommi capi e per modulo tattico, quello di Benitez. Tuttavia Sarri spiega con fermezza che non è una soluzione attuabile con continuità: "Penso che i nostri centrocampisti siano perfetti per giocare a tre. E' una soluzione di emergenza, che può andare bene per un assalto finale. Farlo in maniera stabile ci metterebbe in difficoltà".
Successivamente l'analisi del mister si sposta sui singoli calciatori, partendo da Jorginho e concludendo con la posizione di Gabbiadini, passando per Higuain: "Jorginho sta facendo bene, è un giocatore importante perchè ha anche una buona fase difensiva oltre a quello che garantisce in costruzione. Fino ad ora ci ha dato qualcosa di importante, mi sta confermando che nel centrocampo a 3 può fare molto bene. Higuain determinante? Gonzalo può essere sempre determinante, ma guai a considerare la Juventus come una squadra in crisi. Manolo a Carpi ha giocato esterno, anche se non penso sia la sua posizione ideale in campo. Può fare bene perchè ha grandi qualità, poi se mi chiedete un parere personale lo ritengo più una punta da attacco a due punte e non a tre".
Infine una battuta riguardo il divieto ai tifosi ospiti di assistere la gara al San Paolo: "Non sono d'accordo, sono più per le pene individuali. Se c'è qualche criminale, deve essere arrestato. A tutti gli altri va concesso di venire allo stadio, sono persone per bene, ma hanno solo il difetto di tifare Juventus (scherza, ndr)".



Roma, Garcia: "Dobbiamo fare punti"


Il tecnico presenta la gara in programma domani alle 18. La Roma affronta il Carpi, dopo il K.O con la Sampdoria.


Un punto in due partite, i primi dissapori, dopo aver cavalcato l'euforia di inizio stagione. La Roma è a un bivio e il Carpi si rivela crocevia importante di una stagione ancora agli albori. Battere l'undici di Castori è di rilevanza assoluta per allontanare gli spifferi che circolano a Trigoria e affrontare con serenità la cavalcata tra A ed Europa. Il match in programma alle 18, domani, è in primis un test per valutare il filo sottile che lega Garcia al gruppo.
"Come sto vivendo questo momento? Se mi sento in bilico? No, penso solo al campo perché dobbiamo fare punti, non ho altre preoccupazioni e le critiche non mi toccano. La classifica non è un problema ancora, ma se continuiamo a perdere punti può diventarlo. Per questo domani dobbiamo vincere".
Con la Sampdoria, importanti progressi sul piano del gioco, ma nessun punto all'attivo. Disattenzioni decisive in occasione delle due segnature di marca blucerchiata. Garcia pone l'accento sulla retroguardia. Non basta l'arretramento di De Rossi, utile per avviare la manovra, per cancellare i problemi della Roma. La condizione di alcuni giocatori non è ottimale e a risentirne è l'intero reparto.  
"La Roma ha giocato meglio a Genova che a Frosinone, eppure una l'abbiamo vinta e l'altra persa".
"Sono due partite che facciamo errori individuali che ci costano tanto. Al momento dietro solo Manolas è al 100% tra i centrali di ruolo, ma non può giocare tutte le partite. Rüdiger non sarà convocato, Castan non è ancora al massimo anche se sta migliorando. Solo il tempo ci dirà quale sarà la coppia migliore al centro, intanto dobbiamo crescere".
Avanzando a centrocampo, fari su Nainggolan. La fisicità del belga copre spesso le lacune dell'undici giallorosso, ma l'ex Cagliari non vive un periodo di eccellenza. Nella partita dell'Olimpico, possibile apparizione per Vainqueur, pronto per dare un contributo.
"Sa che deve migliorare, ma un giocatore come lui ha bisogno di essere al 100% fisicamente per rendere al massimo".
(su Vainqueur) "Ha avuto bisogno di tempo per entrare in forma, ma si sta avvicinando", spiega Garcia, che però non si sbilancia né su di lui né su Florenzi: "Ha preso una botta alla coscia, vedremo dopo la rifinitura di domani mattina".
Non preoccupa, infine, la fase offensiva. La Roma ha diverse frecce all'arco, occorre aver pazienza. Dzeko, come Salah, deve assorbire la nuova realtà, è quindi normale qualche incomprensione. Questione di tempo.
"Abbiamo sempre segnato e Edin sa che il gol arriverà. Certo, la squadra deve imparare a giocare con lui e lui deve imparare a giocare con i compagni. Ma non ho ansie, così come non le ho sui calci piazzati che non concretizziamo. I calciatori devono fare gli schemi e le variazioni che proviamo in allenamento. Anche perché si può vincere anche 1-0".   

Verso Genoa - Milan: le probabili formazioni


La squadra di Sinisa Mihajlovic è attesa da un altro impegno lontano da San Siro, domenica nel lunch- match c'è il Grifone di Gasperini, reduce da tre sconfitte consecutive e voglioso di riscatto



Il Grifone non sta di certo attraversando un momento felice: gli uomini di Gasperini, infatti, hanno raccolto solo tre punti nelle prime cinque giornate di campionato. Il Genoa, reduce dalla doppia sconfitta contro Juventus e Lazio, vuole conquistare a tutti i costi la vittoria contro i rossoneri domenica alle 12:30. Il Milan, dal canto suo, si gode il buon momento in campionato e vuole dar seguito alle due vittorie consecutive contro Palermo e Udinese, ma di fronte avrà una vera e propria bestia nera capace nell’ultima stagione di infliggere ben due ko; 0-1 a Marassi e 1-3 a San Siro nel girone di ritorno. Buone notizie per Sinisa Mihajlovic che recupererà quasi certamente Andrea Bertolacci, mentre difficilmente si rivedrà Kucka

QUI GENOA

I  rossoblu sono in emergenza totale per la partita di domenica contro il Milan. Il tecnico Gian Piero Gasperini rischia di dover fare a meno di ben dieci giocatori: non ci saranno Pandev e Cissokho per squalifica e dovrà fare a meno dei portieri Mattia Perin ed Antonio Donnarumma, dei difensori Ezequiel Munoz, Alassane Tambè e Christian Ansaldi, del centrocampista Tino Costa e degli attaccanti Serge Gakpé e Leonardo Pavoletti.  Rincon mercoledì sera è uscito con i crampi, ma non è in dubbio per domenica. In difesa rientrerà Izzo al posto di Marchese, in una difesa completata De Maio e Burdisso. Centrocampo a quattro con Diogo Fiegueiras a destra, Laxalt  a sinistra e la coppia mediana Dzemaili e Rincon.  In attacco, molto probabilmente Gasperini schiererà Perotti come falso nueve, con Diego Capel e Olivier Ntcham a supporto. 
Genoa (3-4-2-1): Lamanna; De Maio, Burdisso, Izzo, Diogo Fiegueiras, Rincon, Dzemaili, Laxalt; Diego Capel, Ntcham; Perotti.
Squalificati: Pandev, Cissoko
Diffidati: nessuno
Indisponibili: Perin, Pavoletti, Munoz, Gakpe, Tino Costa

QUI MILAN

L’ottima prestazione di Mario Balotelli martedì al Friuli contro l’Udinese non è passata inosservata agli occhi di Sinisa Mihajlovic che sarebbe intenzionato a riproporre SuperMario dal primo minuto anche contro il Genoa, ma ad affiancarlo questa volta ci sarà Luiz Adriano con Bacca che invece si accomoderà in panchina dopo cinque partite da titolare e tre gol segnati. Il tecnico serbo  ha recuperato Andrea Bertolacci e potrebbe schierarlo subito dall'inizio con  Giacomo Bonaventura al posto di Keisuke Honda, che nelle ultime partite ha deluso molto. Per il resto tutto confermato con Calabria ancora titolare in difesa, insieme a De Sciglio, Zapata e Romagnoli come centrali. A centrocampo, Montolivo, Bertolacci e De Jong. Bonaventura dietro a Balotelli e Luiz Adriano.
MILAN (4-3-1-2): Diego Lopez; De Sciglio, Zapata, Romagnoli, Calabria; de Jong, Montolivo, Bonaventura; Honda; Bacca, Luiz Adriano.
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno
Indisponibili: Menez, Antonelli, Abate, Mexes, Niang, Kucka





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