Dall'Argentina, per mezzo di una radio locale di Cordoba, parla Paulo Dybala. Gli argomenti sono molti: l'Olimpiade saltata, la trasformazione in campo, gli arrivi di Dani Alves e di Higuain e la sfida in Champions contro l'amico Vazquez.
Pausa per le nazionali. Dybala ha risposto presente alla chiamata della selezione argentina. Anche dall'altra parte del mondo, la Joya è ormai una star e anche nella sua terra natia si sono accorti della trasformazione subita nel modo di giocare. Sbarcato a Palermo come prima punta, Allegri lo sta piano piano trasformando in una punta completa, capace di abbassarsi per prendere la palla attirando la difesa e poi effettuare il lancio al compagno più smarcato. A confermarlo ad una radio locale è lo stesso Dybala: "Ora gioco nello spazio tra i difensori e i centrocampisti avversari e tendo a spostarmi più nella destra".
Hanno contribuito al salto finale di questa trasformazione i mesi di ritiro estivo che Dybala ha svolto col gruppo bianconero, al posto di essere protagonista alle Olimpiadi di Rio. Su questo argomento Paulo non ha peli sulla lingua e confessa tutto il suo dispiacere: "Avrei voluto andare a Rio, è stata una piccola delusione: ho provato a convincere la Juve che era importante per me rappresentare il mio Paese, ma tutti mi hanno ribadito che la mia condizione fisica ne avrebbe risentito". Messa da parte questa delusione, il giovane attaccante bianconero, ha parlato dei nuovi arrivi a Torino di Dani Alves e Gonzalo Higuain. "Da quando c’è Alves c’è un po’ di più di musica, ma sempre nel momento giusto: il nostro è uno spogliatoio molto serio”, mentre prende la difesa del Pipita che in questi mesi è stato attaccato su ogni fronte: "Quella storia della mega casa di Higuain era una bugia – ha detto Dybala –, abita vicino a me in un appartamento normale. Non avrà preso bene gli ultimi insulti sui Social e quindi ho preferito non affrontare l’argomento con lui."Agganciandosi proprio all'affare Higuian, i conduttori del programma radiofonico gli chiedono poi del fantomatico interesse del Barça nei suoi confronti: “l’interesse del Barça era solo un’indiscrezione – smentisce secco Paulo - e io ho sempre detto che era giusto fermarmi a Torino: non mi piacerebbe essere la quarta punta lì".
La chiusura è poi sulla Champions League e sull'incontro con il Siviglia, dove tra le fila lusitane ci sarà il suo ex compagno a Palermo, Franco Vazquez: "Ho chiamato subito il Mudo Vazquez – ha dichiarato con un sorrisone la Joya - gli ho detto che gli farò un tunnel". Quello che sperano tutti i tifosi juventini è che non finisca come lo scorso anno, quando la sconfitta contro la truppa di Emery valse il secondo posto nel girone e una prematura uscita dalla Champions per mano del Bayern Monaco.
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