segunda-feira, 29 de dezembro de 2014

Juventus basta errori: a gennaio un colpo, ma di livello



 

Juventus basta errori: a gennaio un colpo, ma di livello

 

Candreva, Toni, Matri, Borriello, Anelka e Osvaldo. Cosa hanno in comune? Sono i “grandi” colpi di gennaio della Juventus da gennaio 2010 a gennaio 2014. Escludendo Matri, che ebbe inizialmente un impatto decisamente buono in bianconero (9 gol da gennaio a giugno 2011) ed essendo clementi con Borriello (ricordato solo per il famoso, quanto fondamentale gol di Cesena nel 2012), sono stati tutti flop. Alla Juventus, ed in particolare alla sua dirigenza, sono sempre mancati i guizzi nel mercato invernale. Per quattro anni consecutivi la società bianconera ha sprecato l’opportunità di sfruttare la sessione di gennaio per rinforzare veramente la sua rosa, per completare quanto di buono creato in estate.
Premesso che per il campionato italiano la Juve non ha mai avuto davvero bisogno di aumentare il suo potenziale per vincere lo Scudetto negli ultimi tre anni, è altrettanto palese che la possibilità di cogliere le indicazioni dei primi mesi di stagione e trovare, quindi, soluzioni ideali per perfezionare la squadra, è sempre stata sciupata. Ed è qui che sta il punto. Anche quest’anno la rosa bianconera è di assoluto spessore. Il duello con la Roma per lo Scudetto durerà a lungo, ma già ora Allegri ha a disposizione un nucleo tecnico importante per imitare gli exploit compiuti dal suo predecessore Conte. Un ritocchino in difesa (Rolando sempre più vicino), però, non può essere sufficiente per alzare le ambizioni europee della Juventus.
E proprio qui sta il punto del discorso. La Champions, l'ossessione bianconera, quella Coppa che manca in bacheca dal 1996, è ancora un obiettivo utopico per questa Juve. Il sorteggio di dicembre, però, ha dato speranze ai bianconeri di poter raggiungere i quarti di finale. Il Borussia Dortmund, squadra ostica, sensata e comunque temibile, non è Real, Barcellona, Chelsea o Bayern. È una squadra con cui la Juve si può giocare le sue chance fino al 90’ della gara di ritorno. Perché, allora, non sfruttare questa sessione di mercato e trovare l’elemento in grado di fare davvero la differenza? Il giocatore che in Europa possa dare quel qualcosa in più? Massimiliano Allegri ha chiesto a gran voce un trequartista, un giocatore abituato a giocare tra le linee, ideale per il suo 4-3-1-2, un collante tra il fortissimo centrocampo bianconero e l’attacco. Adattare Vidal o Marchisio o Pereyra nel ruolo non ha soddisfatto le aspettative del tecnico toscano.
I nomi di Wesley Sneijder e Xherdan Shaqiri in questa ottica non sono così giusti. Nonostante l’esperienza dell’olandese e le qualità dello svizzero, entrambi non possono giocare la Champions, avendo già collezionato presenze con Galatasaray e Bayern Monaco. Detto che chi ha vinto le ultime Champions (Real, Bayern, Chelsea, Barcellona) non ha mai comprato nulla di significativo a gennaio, questa volta, almeno per far più strada possibile, è richiesto alla dirigenza bianconera uno sforzo significativo anche a gennaio. “La Juve è una multinazionale, vogliamo espanderci in Cina e Sudamerica e in futuro potremmo acquisire anche club satellite in Spagna e Portogallo”, ha detto ieri Andrea Agnelli. Per guadagnare o aumentare l’appeal internazionale la Champions è lo strumento ideale. La Juventus non sprechi l’ennesima sessione invernale: mai come adesso è il momento del colpo giusto. Un trequartista vero, serio, di spessore. Non sta a noi fare nomi, sta a Marotta e al suo staff trovare l’uomo ideale per il definitivo salto di qualità europeo bianconero.

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