Reja deve rinunciare agli squalificati Cigarini e De Roon, mentre Diamanti difficilmente recupererà in tempo. Nella Roma Dzeko è di nuovo titolare, riposo per El Sharaawy.
PROBABILI FORMAZIONI |
4-2-3-1 SPORTIELLO MASIELLO TOLOI PALETTA DRAME' FREULER MIGLIACCIO D'ALESSANDRO KURTIC GOMEZ PINILLA | • • • • • • • • • • • • | 4-3-3 SZCZESNY FLORENZI MANOLAS RUDIGER DIGNE NAINGGOLAN KEITA PJANIC SALAH DZEKO PEROTTI |
Quando mancano appena sei giornate al termine del campionato, Atalanta e Roma sono ancora alle prese con il raggiungimento dei propri obiettivi: alla 'Dea' è richiesto un ultimo sforzo per raggiungere la quota salvezza, mentre i capitolini sono chiamati a dare il massimo per acciuffare il secondo posto o comunque salvaguardare la terza posizione.
Reja deve fare i conti con un numero importante di indisponibili: agli infortunati Carmona, Bassi e Diamanti si sono, infatti, aggiunti gli squalificati Cigarini e De Roon. Pertanto ci sono Toloi e Paletta a difendere centralmente Sportiello, con Masiello e Dramè a correre sulle rispettive corsie di competenza.
Chance dall'inizio per Freuler che, insieme a Migliaccio, giostra sulla mediana. Con Diamanti ai box (il fantasista proverà comunque fino all'ultimo a recuperare almeno per la panchina) è quindi D'Alessandro a completare la trequarti con Kurtic e Gomez. Pinilla (favorito su Borriello) è l'unico riferimento offensivo.
Rosa totalmente a disposizione per Spalletti che conferma Rudiger in coppia con Manolas al centro della retroguardia, Florenzi e Digne spingono lateralmente. Torna in panchina De Rossi, che viene scalzato da Keita in cabina di regia.
Al fianco del maliano c'è spazio per il rientrante Nainggolan, con Pjanic che ha il compito supportare il tridente offensivo. Dzeko viene schierato al centro del reparto d'attacco, con Salah e Perotti a sostegno. Panchina in vista per El Shaarawy.
OPTA FACTS
- Con la vittoria nella gara di andata l’Atalanta ha interrotto una striscia di sei partite consecutive senza vittorie contro la Roma (2N, 4P).
- Con una vittoria la Roma bilancerebbe lo score nelle partite di Serie A giocate a Bergamo tra queste due squadre: finora 18 successi dell’Atalanta, 18 pareggi e 17 vittorie giallorosse.
- Nemmeno un pareggio nelle ultime cinque giornate per l’Atalanta, che nel parziale ha vinto due volte e perso tre.
Atalanta-Roma, Spalletti: «Dzeko sarà in campo, Totti dipende dalla partita. Higuain? Vinciamo contro chiunque»
Contro l’Atalanta Luciano Spalletti si gioca le speranze di far arrivare la Roma al secondo posto. Una vittoria a Bergamo permetterebbe ai giallorossi di credere nel recupero sul Napoli in vista dello scontro diretto della prossima settimana. Il tecnico domani schiererà titolare Edin Dzeko, qualche dubbio su Daniele De Rossi che potrebbe partire dalla panchina, al suo posto è pronto Keita. Il ritorno di Higuain contro la Roma, invece, non preoccupa il tecnico che resta concentrato sul lavoro portato avanti fino ad oggi a Trigoria. Queste le parole dell’allenatore in conferenza stampa:
Infortunati.«Tutti presenti all’allenamento, anche quelli che hanno avuto dei rallentamenti in base a dei piccoli problemi. Chi non ne farà parte sono Gyomber, Iago Falque e Uçan».
Difficoltà a giocare alle 12.30. «Noi ci alleniamo di solito alle 12, quindi per noi è ottimale. Delle volte è più insolito giocare alle 15 di pomeriggio. Da quando sono stato in Russia ho imparato delle cose: una di queste è stata quando siamo andati a giocare in Siberia e c’erano 5 ore di volo e 4 di fuso orario. Giocavamo alle 12, ma per noi erano le 8 di mattina. Lì mi hanno insegnato a giocare a qualsiasi ora e qualsiasi temperatura, anche lì ci sono necessità in base alle tv. Dobbiamo essere bravi e pronti sempre a tutte le ore».
La partita. «L’Atalanta è una squadra quadrata che tenta di usare le sue qualità. Reja è bravo e pragmatico e sa tirare fuori il meglio dai suoi calciatori. Ha attaccanti veloci che sanno puntare l’avversario, hanno bisogno di gioco offensivo e sarà una partita giocata e aperta».
Moviola in campo. «Finalmente, sono d’accordissimo. È giusto che le squadre abbiano ciò che hanno meritato in partita, ci metterei anche qualcosa in più tipo il tempo effettivo di gioco e per quello che è la bellezza dello spettacolo aggiungerei anche 5 sostituzioni, perché una per il portiere te la devi tenere sempre. L’ultima partita il 68% di possesso palla era della Roma, 15% del Bologna e 15% Mirante, quello è spezzettamento. La squadra bisogna ribaltarla per la bellezza dello spettacolo e del pubblico, è giusto vedere le forze che ha una squadra tutta, non mostare solo le scelte che fai».
Inter-Napoli. «Sarà una partita aperta ad entrambe le squadre, giocano un buon calcio, hanno individualità forti. È un risultato incerto, la lancetta non pende da nessuna parte».
Olimpico deserto. «Anche in Premier ci sono gli stadi pieni, mi farebbe piacere parlare tutti del progetto stadio pieno anche quelli che hanno più possibilità di entrare in questa discussione. Ho tentato di dire qualcosa, forse anche sbagliando. Non so bene la natura delle discussioni, ho tirato in ballo nomi in manieria sbagliata perché non conosco la dinamica di quello che è avvenuto. È una penalizzazione importantissima per una squadra come la Roma, se avessimo uno stadio come in Europa e come nel nostro campionato per noi sarebbe una spinta importantissima. Dobbiamo prendere atto della situazione, non andare a creare degli alibi e noi dato che siamo una squadra forte le partite le dobbiamo vincere, come è stato fatto spesso nel corso del campionato».
Dzeko. «Lui è un calciatore forte che ha avuto un momento di difficoltà per domenica per il risentimento muscolare, altrimenti lo avrei usato e probabilmente lo userò domani».
Totti. «Lui è un altro calciatore forte che tengo in considerazione quanto Dzeko, dipende che tipo di partita sarà.».
Higuain. «Dobbiamo lavorare pensando a noi, se io avessi avuto un giocatore forte squalificato la Roma avrebbe avuto ugualmente l’imposizione di vincere contro un avversario. Non avrei fatto pesare troppo quello che manca alla squadra. Se loro hanno a disposizione un giocatore come Higuain a noi non cambia nulla, dobbiamo far vedere di essere al loro livello e anche più bravi a prescindere che un giocatore possa essere usato o meno. È una questione di convinzione delle nostre forze. Sarebbe una debolezza pensare che gli manchi qualcuno, noi possiamo vincere contro chiunque e ci farebbe piacere vederlo in campo contro di noi».
Napoli su Spalletti. «Io ho parlato con tanti durante l’estate, ma se vengo a fare questo discorso o accetto questo tipo di domanda, faccio la stessa cosa che non devono fare i calciatori in questo momento. Ci sono voci di amici e nemici, ci sono voci sussurrate, che sai solo tu o solo io. In questo caso conta quello che so io per quanto riguarda il discorso di mercato dei calciatori. Si arriva forti fino a giugno. Poi a giugno scegliamo noi, e nel mio caso la società, perché sono loro che hanno il contratto in mano. Per quanto mi riguarda non ci sono voci, non mi interessa quello che è stato in precedenza, mi interessa parlare di quello che è fondamentale per noi, ovvero vincere. Quella è una voce che se gli do adito può creare solo un po’ di disturbo».
De Rossi. «In quel ruolo lì Keita ha fatto bene ogni volta che l’ho usato. De Rossi sta rientrando in forma e ci sta facendo vedere quello che può dare. C’è Strootman che sta tornando e ha bisogno di un po’ di tempo, se lo metti non riesce a fare 90’ in un certo modo, ma allo stesso tempo ne avrebbe bisogno. Si cerca di fare una valutazione per il bene della squadra e del risultato. La presenza di De Rossi per l’anno prossimo? Le voci sono tante e bisogna essere attenti al nostro obiettivo attuale, a fine campionato se mi rifai questa domandi rispondo».
Cambi d’allenatore. «I numeri sono imbarazzanti se uno li prende vede che l’allenatore deve essere pronto a subentrare o a essere sostituito. Mi dispiace che a Sinisa non gli sia stato permesso di giocare una finale che si meritava. Lui è uno forte che farà una bella carriera. Io sono un allenatore che non ha sentimento, senza anima, ho solo un’attenzione: quella dei risultati della Roma. Sinisa nel suo modo di lavorare in questo lo sento simile a me».
Infortunati.«Tutti presenti all’allenamento, anche quelli che hanno avuto dei rallentamenti in base a dei piccoli problemi. Chi non ne farà parte sono Gyomber, Iago Falque e Uçan».
Difficoltà a giocare alle 12.30. «Noi ci alleniamo di solito alle 12, quindi per noi è ottimale. Delle volte è più insolito giocare alle 15 di pomeriggio. Da quando sono stato in Russia ho imparato delle cose: una di queste è stata quando siamo andati a giocare in Siberia e c’erano 5 ore di volo e 4 di fuso orario. Giocavamo alle 12, ma per noi erano le 8 di mattina. Lì mi hanno insegnato a giocare a qualsiasi ora e qualsiasi temperatura, anche lì ci sono necessità in base alle tv. Dobbiamo essere bravi e pronti sempre a tutte le ore».
La partita. «L’Atalanta è una squadra quadrata che tenta di usare le sue qualità. Reja è bravo e pragmatico e sa tirare fuori il meglio dai suoi calciatori. Ha attaccanti veloci che sanno puntare l’avversario, hanno bisogno di gioco offensivo e sarà una partita giocata e aperta».
Moviola in campo. «Finalmente, sono d’accordissimo. È giusto che le squadre abbiano ciò che hanno meritato in partita, ci metterei anche qualcosa in più tipo il tempo effettivo di gioco e per quello che è la bellezza dello spettacolo aggiungerei anche 5 sostituzioni, perché una per il portiere te la devi tenere sempre. L’ultima partita il 68% di possesso palla era della Roma, 15% del Bologna e 15% Mirante, quello è spezzettamento. La squadra bisogna ribaltarla per la bellezza dello spettacolo e del pubblico, è giusto vedere le forze che ha una squadra tutta, non mostare solo le scelte che fai».
Inter-Napoli. «Sarà una partita aperta ad entrambe le squadre, giocano un buon calcio, hanno individualità forti. È un risultato incerto, la lancetta non pende da nessuna parte».
Olimpico deserto. «Anche in Premier ci sono gli stadi pieni, mi farebbe piacere parlare tutti del progetto stadio pieno anche quelli che hanno più possibilità di entrare in questa discussione. Ho tentato di dire qualcosa, forse anche sbagliando. Non so bene la natura delle discussioni, ho tirato in ballo nomi in manieria sbagliata perché non conosco la dinamica di quello che è avvenuto. È una penalizzazione importantissima per una squadra come la Roma, se avessimo uno stadio come in Europa e come nel nostro campionato per noi sarebbe una spinta importantissima. Dobbiamo prendere atto della situazione, non andare a creare degli alibi e noi dato che siamo una squadra forte le partite le dobbiamo vincere, come è stato fatto spesso nel corso del campionato».
Dzeko. «Lui è un calciatore forte che ha avuto un momento di difficoltà per domenica per il risentimento muscolare, altrimenti lo avrei usato e probabilmente lo userò domani».
Totti. «Lui è un altro calciatore forte che tengo in considerazione quanto Dzeko, dipende che tipo di partita sarà.».
Higuain. «Dobbiamo lavorare pensando a noi, se io avessi avuto un giocatore forte squalificato la Roma avrebbe avuto ugualmente l’imposizione di vincere contro un avversario. Non avrei fatto pesare troppo quello che manca alla squadra. Se loro hanno a disposizione un giocatore come Higuain a noi non cambia nulla, dobbiamo far vedere di essere al loro livello e anche più bravi a prescindere che un giocatore possa essere usato o meno. È una questione di convinzione delle nostre forze. Sarebbe una debolezza pensare che gli manchi qualcuno, noi possiamo vincere contro chiunque e ci farebbe piacere vederlo in campo contro di noi».
Napoli su Spalletti. «Io ho parlato con tanti durante l’estate, ma se vengo a fare questo discorso o accetto questo tipo di domanda, faccio la stessa cosa che non devono fare i calciatori in questo momento. Ci sono voci di amici e nemici, ci sono voci sussurrate, che sai solo tu o solo io. In questo caso conta quello che so io per quanto riguarda il discorso di mercato dei calciatori. Si arriva forti fino a giugno. Poi a giugno scegliamo noi, e nel mio caso la società, perché sono loro che hanno il contratto in mano. Per quanto mi riguarda non ci sono voci, non mi interessa quello che è stato in precedenza, mi interessa parlare di quello che è fondamentale per noi, ovvero vincere. Quella è una voce che se gli do adito può creare solo un po’ di disturbo».
De Rossi. «In quel ruolo lì Keita ha fatto bene ogni volta che l’ho usato. De Rossi sta rientrando in forma e ci sta facendo vedere quello che può dare. C’è Strootman che sta tornando e ha bisogno di un po’ di tempo, se lo metti non riesce a fare 90’ in un certo modo, ma allo stesso tempo ne avrebbe bisogno. Si cerca di fare una valutazione per il bene della squadra e del risultato. La presenza di De Rossi per l’anno prossimo? Le voci sono tante e bisogna essere attenti al nostro obiettivo attuale, a fine campionato se mi rifai questa domandi rispondo».
Cambi d’allenatore. «I numeri sono imbarazzanti se uno li prende vede che l’allenatore deve essere pronto a subentrare o a essere sostituito. Mi dispiace che a Sinisa non gli sia stato permesso di giocare una finale che si meritava. Lui è uno forte che farà una bella carriera. Io sono un allenatore che non ha sentimento, senza anima, ho solo un’attenzione: quella dei risultati della Roma. Sinisa nel suo modo di lavorare in questo lo sento simile a me».
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