Bonaventura non recupera per Domenica e allora sarà ancora Honda ad agire alle spalle delle punte.
L'arrivo di Brocchi sembrava aver messo un po' da parte Honda dopo che con Mihajlovic era diventato di fatto uno degli insostituibili sulle fasce laterali. L'infortunio di Bonaventura, però, insieme alle prestazioni negative di Boateng hanno permesso al giapponese di tornare a prendersi il posto tanto desiderato da trequartista.
Nella trasferta di Verona il giapponese è stato uno dei pochi ad essere salvato da Brocchi nel post partita. La gara di Honda non è stata certamente positiva, come tutta quella della squadra, ma se non altro qualche cosa di buono fra le linee il numero 10 ha provato a crearlo. Come ad esempio il tiro da cui è nato il provvisorio vantaggio di Menez. Sicuramente troppo poco per essere il trequartista del Milan, ma in questo momento bisogna fare con quello che si ha a disposizione. Lo sa bene anche Brocchi. Fosse per lui Bonaventura sarebbe il titolare senza ombra di dubbio, ma il problema musolare che lo ha colpito ancora non è stato riassorbito e contro il Frosinone l'ex Atalanta sarà ancora out. Toccherà, quindi, ancora ad Honda provare ad innescare gli attaccanti contro la squadra di Stellone, in una gara fondamentale per la protezione del sesto posto che vale l'Europa League dal Sassuolo, lontano appena un punto.
Intanto questa mattina Adriano Galliani ha parlato proprio di Honda al suo arrivo in Lega Calcio: "Ho parlato con Zaccheroni e ha sempre giocato bene da trequartista, è adatto a quel ruolo. È stato uno dei meno colpevoli nell’ultima partita con il Verona. Brocchi lo vede cometrequartista, è uno dei giocatori che può ricoprire quel ruolo, cosa che ha già fatto con la nazionale giapponese. Mercato? Non si parla, è un nostro giocatore. Del mercato ne parleremo l’anno prossimo, ma Honda ha ancora un anno di contratto con noi."
Reja: "Se pensi al Napoli, pensi ad Hamsik, uomo e giocatore straordinario"
Il tecnico dell'Atalanta, in vista dell'imminente trasferta di Napoli, ha parlato del capitano slovacco degli azzurri, passato dall'esordio sotto la sua ala protettrice
alle 400 presenze con la maglia dei partenopei.
Lunedì sarà emozionante ritrovarmelo ancora una volta di fronte. A proposito, a fine partita mi farò dare la sua maglietta. Lui già lo sa. Ogni volta che ci affrontiamo, al novantesimo sa che il dazio da pagare è la consegna della sua maglia di gara!". Da Bergamo a Napoli, con l'occasione di riabbracciare vecchi amici e uno dei suoi pupilli: Edy Reja vivrà un lunedì particolare al San Paolo, quando di fronte si ritroverà Marek Hamsik, divenuto nel frattempo capitano e bandiera della squadra partenopea, che ha festeggiato a Roma le 400 presenze in maglia azzurra. L'allenatore goriziano ha ricordato, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, gli inizi di carriera dello slovacco, lanciato proprio da Reja nel suo primo anno di A in Campania.
"Quattrocento partite in maglia azzurra, che record! Quando è arrivato a Napoli, dopo due o tre allenamenti avevo già capito di avere di fronte a me un talento puro del calcio. Come persona, come uomo, Marek ha dimostrato un attaccamento straordinario ai colori azzurri. E ancora oggi se pensi al Napoli, pensi a lui. E' sempre stato riconoscente della fiducia che gli è stata data dal club. E continuerà a fare di tutto per ripagare sul campo questa fiducia. Di questo credo che gli vada dato merito e onore".
Il ricordo di Reja si sposta, successivamente, sul ricordo del rapporto, molto stretto e schietto, tra i due: "Ho sempre avuto un rapporto stretto con Marek e ne sono orgoglioso. Si è subito instaurata una sintonia forte basata su reciproco rispetto. Per non parlare dell'integrità morale".
Ed infine: "Un suo goal che porto nel cuore? Sarò sincero: tutti! Ne ha fatti tanti con me in panchina, tutti belli ed importanti, dovuti ad una sua caratteristica speciale: i tempi di inserimento. Dispiace infatti che per un paio di stagioni sia stato impiegato in un ruolo non consono alle sue caratteristiche. E' un calciatore che ha bisogno di spaziare, è una mezzala pura, un centrocampista di inserimento".
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