segunda-feira, 20 de junho de 2016

Milan, in attesa della svolta cambia la tv di casa



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repubblica.it

Non sarà più Infront a produrre il canale telematico rossonero, che dovrebbe cambiare nome. Gli studi potrebbero trasferirsi a Casa Milan, un trasloco che simbolicamente segnerebbe un avvicinamento del canale tv all'area controllata dall'ad della parte commerciale

MILANO - In attesa della definizione della trattativa per il passaggio del 70% del Milan alla cordata cinese, sempre sottoposto al via libera definitiva di Berlusconi in via di guarigione dopo l'intervento al cuore, non tutto è fermo in casa rossonera. Adriano Galliani, settimana scorsa nel giro di tre giorni, ha incontrato prima Cristian Brocchi e poi Marco Giampaolo, i due allenatori papabili per la prossima stagione (in questo momento sembra in vantaggio l'ex Empoli). E, insieme al rappresentante italiano dei possibili compratori asiatici Nicholas Gancikoff, è stato valutato anche l'ingresso nell'organigramma di un altro elemento legato a Empoli: Marcello Carli che potrebbe diventare il nuovo ds.

CAMBIO DI PRODUZIONE - Ma i movimenti non si limitano all'area sportiva. Sotto traccia è in corso una svolta legata al canale tematico rossonero: Milan Channel. Per la prima volta dalla fondazione nel 1999, non sarà Infront a produrre la tv dei tifosi milanisti. Da questo momento in poi la gestione passa alla società milanese On Air. Dal momento che il marchio è di proprietà della multinazionale acquistata dai cinesi di Wanda, il canale dovrebbe cambiare nome. E ci sarà una novità anche a livello logistico: gli studi, destinati a lasciare la sede di Infront a Milano, potrebbero trasferirsi a Casa Milan dove ci sono diversi spazi inutilizzati. Nuovo quartier generale televisivo nella sede voluta da Barbara Berlusconi: un trasloco che simbolicamente segnerebbe un avvicinamento del canale tv rossonero all'area controllata dall'ad della parte commerciale.

INFRONT RESTA NEL COMMERCIALE - E' la dimostrazione che, nelle settimane immediatamente precedenti la possibile cessione, continuano gli assestamenti iniziati da quando, a dicembre 2013, Berlusconi ha introdotto la diarchia tra i due ad: la figlia Barbara e Galliani. Un assetto che, in caso di vendita agli imprenditori di Pechino, non sarà confermato perché considerato poco funzionale a un efficiente catena di comando di un club calcistico. Infront invece dovrebbe quasi sicuramente conservare il ruolo di advisor commerciale del Milan. Barbara Berlusconi aveva tentato di organizzare una rete di vendita interna con nuovi innesti nella sezione marketing ipotizzando una possibile rinuncia all'advisor - considerata
anche la vicinanza tra Marco Bogarelli e Galliani - ma è complicato fare a meno del minimo di circa 30 milioni di ricavi annui garantito da Infront/Wanda secondo gli accordi attuali: una delle voci che consentono al bilancio rossonero di mantenersi a discreti livelli nella parte commerciale. Il rinnovo del contratto, in scadenza tra pochi giorni, non può ancora essere ufficializzato. Ma non manca molto: le parti sono vicine alla definizione degli ultimi dettagli.


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