sábado, 17 de setembro de 2016

Lazio travolge Pescara: 3-0 all'Olimpico

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Gli abruzzesi cadono nella ripresa sotto i colpi dei biancocelesti. Reti di Milinkovic-Savic, Radu e Immobile


La Lazio si sveglia soltanto nel secondo tempo, ma le bastano meno di dieci minuti per regolare il Pescara 3-0. I gol biancocelesti arrivano uno dopo l'altro, grazie alle inzuccate di Milinkovic-Savic e Radu e al tris dell'ex Immobile. A propiziare l'ultima rete laziale è ancora una volta Keita, partito dalla panchina, al secondo assist in due partite.

Tutta un'altra gara nella ripresa, dopo il primo tempo in cui la Lazio si divora due occasioni e il Pescara sbaglia un calcio di rigore. Il passato si incontra, sulla panchina della Lazio c'è Inzaghi, su quella del Pescara c'è Oddo. Compagni di squadra in biancoceleste, ora avversari da tecnici. L'allenatore piacentino vuole fare il bis, dopo averlo battuto una volta in amichevole con la Primavera, ci prova stravolgendo la Lazio. In campo con il 3-5-2 e una linea difensiva a tre pura, con Felipe Anderson e Lulic esterni a centrocampo. Basta e Keita finiscono in panchina, Biglia è infortunato e Cataldi prende il suo posto.

Il Pescara dell'ex capitano della Lazio Oddo, nonostante il complicato avvio di stagione, gioca bene e fa girar palla. Non è entusiasmante il primo tempo, anche se si accende nel finale. I biancocelesti si divorano due occasioni nel giro di un paio di minuti, Immobile si fa deviare la conclusione sul palo da Bizzarri poi Parolo sciupa un gol di testa già fatto da distanza zero. La svolta per il Pescara arriva al 33', Bastos atterra Caprari in area ed è calcio di rigore: dal dischetto però Memushaj calcia male e manda abbondantemente fuori il pallone. Le sfidanti si rispondono colpo su colpo, negli ultimi minuti: da una parte i tentativi di Cristante e Caprari, dall'altra quelli di Felipe Anderson e Immobile. La Lazio che scende in campo nel secondo tempo è più spregiudicata, ha voglia di vincere. Lo dimostra scoprendosi maggiormente - e il Pescara ne approfitta in contropiede - ma anche tentando diverse conclusioni: le più pericolose, quelle di Djordjevic e Immobile. Al 14' arriva il momento di Keita, figliol prodigo che a Verona ha dato la svolta alla partita con l'assist per il pareggio di de Vrij. Stavolta invece è il pallone di Felipe Anderson - generoso e stremato dopo una gara di sacrificio - a servire a Milinkovic-Savic l'inzuccata per il vantaggio al 22' della ripresa. La Lazio si sveglia, galvanizzata dal gol, e fa il bis al 28' con la frustata di testa di Radu. I biancocelesti dilagano, e lo zampino ce lo mette proprio l'attaccante senegalese, ancora una volta. La sua corsa sfrenata e i suoi dribbling ubriacanti tra gli avversari, poi l'assist per Immobile: il potente tiro dell'ex gonfia la rete, ma non esulta per il 3-0 della Lazio. Negli ultimi dieci minuti, Inzaghi regala l'esordio in Serie A al giovane centrocampista classe 1996 Murgia.

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