Roma
L’attaccante della Roma è sulla via della Juve. Esami per l’italiano e Maicon
Mentre Maicon è a Barcellona per un’ulteriore seduta di fattori di crescita al ginocchio destro e il suo recupero è rinviato a data da destinarsi, la Roma deve fare i conti con l’infortunio di Florenzi che terrà fuori il giocatore quasi sicuramente nella sfida di Rotterdam di giovedì in Europa League. L’ex esterno offensivo, che negli ultimi mesi Garcia ha arretrato nel ruolo di terzino visti proprio i problemi di Maicon, ha riportato dopo Verona-Roma una distorsione alla caviglia sinistra con lievissimo interessamento capsulo-legamentoso. Garcia potrebbe decidere di portarlo a Rotterdam per un recupero in extremis contro il Feyenoord, altrimenti appuntamento alla sfida di lunedì prossimo contro la Juve all’Olimpico dove, nonostante i 9 punti di distacco in classifica, sono attesi oltre 50mila spettatori. Per la partita contro i bianconeri potrebbe recuperare anche Iturbe, che oggi ha fatto lavoro differenziato (defaticante per chi ha giocato ieri, partitella con le giovanili per gli altri) e spera di strappare almeno la convocazione.
Genoa-Parma rinviata: la Figc accoglie la richiesta degli emiliani
Il presidente della Federcalcio: "Mi prendo le responsabilità di questa scelta". Lucarelli aveva minacciato lo sciopero in caso di mancato slittamento del match: "Non ci sono le condizioni". Al Tardini proseguono i pignoramenti
Tavecchio rinvia Genoa-Parma. Il presidente della Figc accoglie la richiesta di calciatori e allenatori: "Domenica il Parma non gioca, è un fatto grave ma mi assumo la responsabilità di questa scelta". Il presidente chiarisce a margine del consiglio federale: "Domenica scorsa è stata rinviata la partita perché i giocatori non volevano giocare a porte chiuse. Non ho voluto mortificarli. Poi non sono stati fatti i passi che avevo auspicato. Nessuno ha presentato i libri in tribunale, quindi non si è aperta una procedura fallimentare e non si è ancora potuto iniziare un esercizio provvisorio per aiutare il Parma. La Lega di A si è detta disponibile ad aiutare un soggetto credibile, che può essere solo il Tribunale. Il Parma è allo sbando, ma la Figc non ha nessuna responsabilità per il default del club né per quello che è accaduto dall'estate scorsa a oggi. In questo momento nessuno può dare un euro ad una società che sta fallendo, ma non è ancora fallita. Quindi, considerato lo stato d'animo dei calciatori, valutata la richiesta dell'Aic e dell'associazione degli allenatori, rinviamo la partita con il Genoa, ma sarà l'ultima volta". E Tavecchio annuncia anche sulla scia del caso Parma: "Il consiglio ha dettato le linee guida che prevedono grosse restrizioni e responsabilità per chi compra un club di A. Non si potrà più acquistare una società per 1 euro".
LA MINACCIA — A manifestare la volontà dei giocatori del Parma era stato Alessandro Lucarelli: "Non giochiamo a Genova". Il capitano aveva spiegato la situazione minacciando anche lo sciopero in caso di mancato slittamento del match: "Non ci sono le condizioni - spiega Lucarelli -. La Federcalcio dovrà ufficializzare il rinvio e, se non succederà, faremo sciopero. Noi andiamo avanti per la nostra strada. Non ci sentiamo tutelati da nessuno. Fino al 6 marzo, quando è prevista l’assemblea, rimarremo fermi". E così è stato.
L'INCONTRO — Durante la mattinata Lucarelli, Donadoni, Mirante e Gobbi erano stati in Procura: un incontro di circa un'ora con il pubblico ministero in quanto persone informate dei fatti. Lucarelli spiega così il senso dell'incontro: "Siamo stati convocati. Dovevamo andare per forza", poi chiude con la solidarietà dimostrata da tutto il movimento e un attacco: "Abbiamo avuto l'appoggio della Serie A: non possiamo fare altro che ringraziare tutti. Manenti non è colpevole. Ghirardi? Lo invito a tornare. Tra i responsabili c’è anche Leonardi perché è lui che gestiva la società. Manenti? Vediamo se riesce a fornire garanzie". In mattinata era anche arrivata la notizia di un nuovo accordo di sponsorizzazione stretto con un'azienda di articoli per la casa che avrebbe dovuto portare nelle casse della società 20mila euro necessari per pagare pullman e albergo. Non serviranno più.
ANCORA SEQUESTRI — Intanto proseguono i sequestri. Dopo pullmini, automobili e attrezzature per la palestra è stato il turno degli spogliatoi del Tardini. Questa mattina gli ufficiali giudiziari si sono presentati allo stadio di Parma e hanno smontato tutto il mobilio dello spogliatoio della prima squadra, stessa sorte capitata nei giorni scorsi a quello di Donadoni e del suo staff. In un furgone sono così finite le panchine, gli armadietti e le poltrone utilizzate da Lucarelli e compagni.
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