La sfida di Europa League contro i norvegesi per dimenticare il ko con il Sassuolo. Il tecnico: ''Mi aspetto subito miglioramenti, vogliamo controllare la gara e giocare con il giusto ritmo''. La fiducia resta alta: ''Ci toglieremo tante soddisfazioni''
ROMA - "La migliore stagione possibile per tutti noi". Stefano Pioli non chiede altro come regalo per i suoi 50 anni. Nessun dono da scartare da solo, il tecnico emiliano ha pensieri solo per la Lazio. Pensieri positivi, per la precisione: "Stiamo lavorando tanto per crescere, anche quest'anno possiamo toglierci tante soddisfazioni", assicura dalla sala conferenze dello Stadio Olimpico. Alla vigilia di quello che è a tutti gli effetti un crocevia fondamentale per le ambizioni europee della sua squadra: la sfida con il Rosenborg, la prima nel giro di due settimane contro la formazione norvegese. "Ci aspetta una partita importante, vogliamo passare il girone di Europa League e vincere ci darà una spinta in più", proclama con tono deciso il mister biancoceleste.
"ROSENBORG GARA DA CONTROLLARE E VINCERE". MORRISON KO, BALLOTTAGGIO IN ATTACCO - L'amarezza per la sconfitta contro il Sassuolo produce ancora i suoi effetti, ma per la Lazio non c'è tempo di fermarsi a recriminare: "Siamo arrabbiati per il risultato, ma non per la prestazione: non abbiamo fatto un'ottima gara, ma una buona partita sì. Abbiamo pagato a caro prezzo qualche disattenzione, mi aspetto subito miglioramenti". Ne serviranno di certo, contro un Rosenborg sulla carta più debole, ma non per questo meno pericoloso: "È un'ottima squadra, gioca un calcio paziente quando ha palla, ha qualità a centrocampo e velocità sugli esterni. Ma vogliamo controllare noi la gara e giocare con il giusto ritmo". Ci sarà spazio per il turnover, ma senza esagerare: "Giocare ogni tre giorni comporta cambiamenti, ma è una partita importante e la formazione sarà competitiva". Una possibile sorpresa sembrava portare all'impiego Ravel Morrison, ma l'inglese è rimasto a guardare i compagni durante la rifinitura: scarpe da ginnastica e mano sulla coscia sinistra per l'ex West Ham, bloccato da un guaio muscolare. Pienamente recuperato invece Kishna, con Mauri che si candida fortemente per una maglia da titolare al centro della trequarti. Pioli sarà chiamato a risolvere un paio di ballottaggi: il primo al centro della difesa riguarda Hoedt e Gentiletti (leggermente in vantaggio l'olandese), mentre in attacco Matri è in pole su Miro Klose.
Pioli: ''Pronti a ripartire dopo ko con il Sassuolo''
KLOSE PROMETTE: "UN PAIO DI PARTITE E SARÒ AL TOP!". POI IL SIPARIETTO SULLA NAZIONALE... - Proprio il tedesco ha affiancato il suo allenatore nel botta e risposta con i cronisti: "Sto bene, mi servono ancora una o due partite per essere al massimo, ma l'importante è non avvertire più dolore", rivela fiducioso l'attaccante, rientrato domenica a Reggio Emilia dopo un lungo stop. Il campione del mondo viaggia sulla stessa lunghezza d'onda di Pioli e conferma come la Lazio sia in piena crescita: "Credo che, a parte i punti mancati, stiamo facendo passi avanti. Stiamo analizzando le cose che non funzionano e insieme stiamo cercando di risolverle". Anche perché gli obiettivi da conquistare non mancano di certo, magari la stessa vittoria finale in Europa League: "Non guardo mai troppo lontano, se superiamo la fase a gironi siamo contenti. Poi cominceremo a pensare partita dopo partita". Ancora qualche mese e Klose valuterà anche cosa fare del suo futuro, se appendere gli scarpini al chiodo o proseguire ancora per un'altro anno: "Come mia abitudine in questi casi, dopo Natale vedrò come sto. La decisione la prenderò dopo due giorni". Per quanto riguarda la sua eredità in casa Lazio, il numero 11 biancoceleste nutre grande stima per un suo compagno di reparto: "Djordjevic ha tutto. Ha corsa, va in profondità, sa dove va la palla in anticipo. Insieme a Keita avrà un grande futuro". Più o meno lo stesso vale per la Germania: "Abbiamo tanti talenti, tanti attaccanti forti. Gomez se sta in forma è bravissimo, Götze è ancora molto giovane ma è già sulla strada giusta". Di tornare in Nazionale, non se ne parla proprio: "Se prendo una decisione, non torno più indietro". Neanche davanti alle preghiere dello staff tecnico federale: "Non sapete quante volte mi hanno già chiamato!", ha esclamato ridendo e con una gustosa cadenza romana il glaciale panzer. Ma non c'è alcuna possibilità che ci ripensi. Per lui ora c'è solo la Lazio.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) - Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi, Cataldi; Candreva, Mauri, Kishna; Matri
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) - Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi, Cataldi; Candreva, Mauri, Kishna; Matri
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