domingo, 20 de março de 2016

Frosinone-Fiorentina 0-0: La viola non passa al Matusa

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Diverse occasioni da goal su entrambi i fronti, ma Frosinone e Fiorentina non riescono a superarsi, coi due portieri che mantengono imbattuta la propria porta.
Pareggio a reti bianche tra Frosinone e Fiorentina: nel soleggiato pomeriggio del “Matusa”, le due squadre non vanno oltre lo 0-0, in una partita comunque vivace e ricca di occasioni su entrambi i fronti. Fiorentina a lungo padrona del campo e sfortunata nel computo dei legni (ben 3, due pali e una traversa), ma incapace di cambiare ritmo e mettere quella rabbia agonistica che in partite come quella di oggi potrebbe fare la differenza. Frosinone che porta a casa un punto a denti stretti. I viola riagganciano l’Inter al quarto posto, mentre gli uomini di Stellone perdono una posizione a causa della vittoria del Carpi al Bentegodi.
DALL’INIZIO ILICIC – In casa viola, Sousa ritorna alla formazione tipo: 3-4-2-1 nel quale Vecino, pienamente recuperato, torna ad affiancare Badelj e Gonzalo Rodriguez si riprende le chiavi della difesa. Sulle ali Bernardeschi (fresco di convocazione in Nazionale) e Alonso, mentre in avanti nuova chance da titolare per il croato Kalinic, ancora alla ricerca della forma di inizio stagione, ispirato da Borja Valero e Ilicic. Tra i padroni di casa è pesante l’assenza di Dionisi, non al meglio a causa di un fastidio muscolare: Stellone compone un inedito tridente con Paganini e Kragl a supporto dell’unica punta Daniel Ciofani. Assente per squalifica anche l’ex della partita Rosi, rimpiazzato da Matteo Ciofani sull’out destro.
POSSESSO VIOLA – Fin dalle prime battute di gara, come prevedibile, la Fiorentina impone il suo possesso palla sfruttando l’amplissimo gap tecnico in suo favore. I frusinati in fase di non possesso adottano sostanzialmente un 4-5-1 con linee molto ravvicinate, per non concedere ai palleggiatori viola di ricevere palla tra le linee e per intasare quanto più possibile le corsie laterali. Dopo un buon contropiede vanificato da Vecino, è Ilicic a farsi vedere con una conclusione dal limite dell’area che non crea grattacapi a Leali. Dinanzi alle difficoltà della Fiorentina nel trovare spazi e trame di gioco, il Frosinone prende coraggio e progressivamente aumenta il proprio pressing sia in mediana sia a inizio azione, disturbando il giro palla difensivo della squadra di Sousa.
IL MATCH SI ACCENDE – L’ingresso di Gucher al posto di un claudicante Frara permette ai padroni di casa un ribaltamento dell’azione più immediato e preciso: l’austriaco è abilissimo, attorno alla mezz’ora, nel pescare per ben due volte Kragl con lanci millimetrici, ma l’esterno tedesco spreca tutto prima stringendo troppo la traiettoria del suo mancino, e poi sparando in curva tutto solo davanti a Tatarusanu. Dinanzi alla verve della squadra di Stellone, la Fiorentina una volta di più conferma di venire un po’ meno nel momento della lotta, non riuscendo a uscire dalle sue complicate tessiture di gioco per conquistare con grinta spazi e palloni. Ma nonostante ciò, la frazione si chiude con una clamorosa doppia chance per gli uomini di Sousa. Kalinic si gira in un fazzoletto e centra il palo: sul pallone vagante si avventa Borja Valero, che prima spara addosso a Leali e sull’ulteriore respinta del portiere ex Cesena colpisce la traversa ad un metro dalla porta.
FIORENTINA SFORTUNATA – In avvio di ripresa, dopo un paio di iniziative dei padroni di casa sull’out destro, si ripropone il classico possesso palla viola. Rispetto al primo tempo, i toscani cercano maggiormente le imbeccate verticali e i tagli degli esterni alle spalle dei terzini avversari: questa maggiore imprevedibilità nelle trame di gioco regala alla squadra di Sousa nuove occasioni a ripetizione, senza che i viola riescano a sbloccare la situazione. Al 55’ Bernardeschi sfila il pallone a un disattento Pavlovic e con un mancino velenoso scheggia nuovamente il palo alla sinistra di Leali; sul conseguente corner è lo stesso Leali a superarsi, togliendo dall’angolino un’incornata di Vecino con un prodigioso riflesso. Ancora Leali poco dopo dice di no a Kalinic e Bernardeschi, opponendo i pugni in entrambe le occasioni.
BRIVIDI FINALI – Con il passare dei minuti il forcing viola perde di precisione e di efficacia. Sousa inserisce Tello e Zarate per aggiungere velocità e imprevedibilità, ma la squadra viola non riesce a dare continuità alla propria pressione, perdendo anzi palloni sanguinosi nella sua metà campo e regalando speranze al Frosinone. Stellone opta per un attacco mobile inserendo il bulgaro Tonev al posto di un generoso Daniel Ciofani, ed è proprio il bulgaro a scaldare i pugni di Tatarusanu con un mancino in corsa. Ma la Fiorentina sembra aver staccato la spina a livello psicologico, e nel finale rischia seriamente di capitolare quando Kragl si avventa su un pallone vagante e da una trentina di metri lascia partire un terrificante esterno mancino che si stampa sull’incrocio dei pali a Tatarusanu immobile. Le schermaglie finali non producono risultati apprezzabili sul fronte viola, nonostante la rabbia e gli incitamenti di Sousa: il match termina con un pari che rimanda ogni sentenza sia in testa sia in coda alla classifica.

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