I gol di Candreva, Parolo e Djordjevic lanciano la Lazio ai sedicesimi di Europa League. Una vittoria che fa bene sopratutto al morale del gruppo, che domenica alle 18 giocherà ad Empoli.
Lazio
Dnipro
LAZIO : LAZIO (4-4-2): BERISHA; KONKO, GENTILETTI, MAURICIO, RADU; PAROLO, CATALDI, KISHNA (LULIC 80'); CANDREVA, KLOSE (MILINKOVIC 66'), MATRI (DJORDJEVIC 70').
DNIPRO: DNIPRO (4-1-4-1): BOKYO; FEDETSKIY (SHAKTHOV 74'), DOUGLAS, GUEYE, LÉO MATOS; CHYGRYNSKIY; MATHEUS (ANDERSON 41'), BEZUS (ZOZULYA 57'), DANILO, BRUNO GAMA; SELEZNYOV.
SCORE: CANDREVA 4', BRUNO GAMA 65', PAROLO 68', DJORDJEVIC 93'.
Tre punti, vittoria ottenuta. Dopo il periodo che sta attraversando la Lazio in campionato, il 3-1 al Dnipro è una boccata d'ossigeno, per tutta la squadra, in primis per Pioli. Igli Tare aveva chiesto di dare l’anima in campo, probabilmente non sarebbe nemmeno servito vista la differenza di qualità tra le due squadre, è da dire però che laLazio ha ottenuto i tre punti senza impressionare, limitandosi a giocare un calcio sufficiente a battere gli ucraini. Il 3-1 assegna tre punti importanti ai bianocelestiai fini della qualificazione, anche perché l’altra partita del girone tra Saint Etienne e Rosenberg è terminata 1-1 quindi la Lazio con una giornata di anticipo si è qualificata prima nel girone. Il suo cammino europeo è stato sinora quasi impeccabile. Dopo il pareggio alla prima contro il Dnipro sono arrivate quattro vittorie consecutive, che lanciano i biancocelesti ai sedicesimi di Europa League da testa di serie.
Come anticipato non è servita una prestazione impeccabile da parte dei ragazzi di Pioli per battere la squadra lontana parente di quella finalista della scorsa edizione dell'Europa League. In una fredda serata romana, con il clima che rispecchia il tifo dell'Olimpico, questa sera deserto, il gol di Candreva immediato al quarto minuto scalda i temerari presenti allo stadio. E' un regalo della difesa del Dnipro, che si ferma per un presunto fallo non fischiato e lascia involare Parolo che coi tempi giusti infila Candreva a tu-per-tu con Boyko: il gol è un gioco da ragazzi, dribbling e piatto sinistro. Un gol che sostanzialmente cristallizza le dinamiche della gara. La partita diventa noiosa e senza occasioni. La Lazio, diposta con un inedito 4-4-2, si limita ad aspettare gli avversari senza subire azioni pericolose. Matheus ci prova da fuori, gli risponde Klose poco dopo dal limite. Le due punte non creano mai spazi, Klose spesso è costretto a venirsi a prendere palla a centrocampo, Parolo e Cataldi non sono ispirati, Kishna e Candreva corrono senza brillare.
Il secondo tempo non cambia il quadro della partita: tonalità grigia, pochi colori "vivi". L'impressione è che la Lazio al meglio della sua condizione psico-fisica avrebbe o chiuso la partita dopo mezz'ora oppure avrebbe inflitto un passivo davvero pesante agli ucraini. Il Dnipro, al 65', rischia pure di riaprire la gara. La Lazio si fa sorpendere dopo che Mauricio perde palla quando avrebbe dovuto difenderla col corpo: Bruno Gama fa 1-1. La risposta dei laziali è immediata. Con una buona dose di fortuna Parolo trova il gol con deviazione due minuti dopo. Le speranze degli ucraini, ai quali sarebbe servita solo la vittoria, vengono annullate nell'immediato. Dal gol di Parolo a quello di Djordjevic al 93', ormai a partita chiusa, è pura accademia per i padroni di casa, col Dnipro che tira i remi in barca. Pioli e la Lazio hanno già la testa ad Empoli.
Lazio-Dnipro 3-1: I biancocelesti passano il turno, reti di Candreva, Parolo e Djordjevic
Nella quinta giornata di Europa League, la Lazio batte il Dnipro e vola ai sedicesimi di finale. Decisive le reti di Candreva, Parolo e Djordjevic.
La Lazio si qualifica matematicamente. I goal di Parolo, Candreva e Djordjevic, sommati al pareggio tra Rosenborg e Saint Etienne, regalano il primo posto nel girone G ad una Lazio piuttosto cresciuta rispetto alle ultime prestazioni. L'ultima ininfluente partita vedrà gli uomini diStefano Pioli contrapporsi proprio ai secondi in classifica del Saint Etienne, ugualmente qualificato ai sedicesimi di finale di Europa League. Buona prestazione e ottimo risultato che fa sperare in una rinascita dei romani. Dnipro arrendevole e poco concreto sotto porta.
LAZIO CON IL 4-4-2 – Stefano Pioli si affida al 4-4-2. Fra i pali c’è Berisha, portiere della competizione, supportato in difesa da Konko e Radu sulle corsie laterali con Mauricio e Gentiletti al centro. In mezzo al campo spazio a Parolo e Cataldi, con Candreva e Kishna sugli esterni. La coppia offensiva è formata da Miro Klose ed Alessandro Matri. Gli ucraini del Dnipro rispondono con il solito 4-1-4-1. Boyko fra i pali, linea difensiva formata da destra a sinistra da Fedetskiy, Douglas, Gueye, Matos, con Chygrynskiy mediano affiancato dal poker Matheus, Bezus, Danilo, Bruno Gama, che supportano l’unica punta Seleznyov.
APRE CANDREVA - La Lazio viene subito spaventata dal Dnipro: Danilo ci prova dal limite dell'area, ma il pallone si perde di poco alla destra di Berisha. E invece è solo un attimo di paura. Al quarto minuto del primo tempo ci pensa Antonio Candreva a mettere tutti a tacere dopo le polemiche della settimana. Marco Parolo lancia il numero 87 biancoceleste che controlla bene e, dopo un dribbling ai danni di Boyko, firma il goal che apre il match. Da quel minuto in poi è solamente Lazio. L'azione seguente parte dai piedi di Kishna che pesca Miroslav Klose in buona posizione, ma tra loro si intromette Douglas che tira il pallone in calcio d'angolo.
DNIPRO LENTO E POCO CONCRETO - Al Dnipro manca totalmente la reazione e molte volte la concretezza. A centrocampo si cerca di studiare l'avversario, ma in attacco non si sfruttano i suggerimenti. Nella seconda frazione del primo tempo, l'occasione più rilevante, è ancora della Lazio che vede Miroslav Klose ricevere il pallone al limite: il destro a giro sfiora la traversa. Sul finale del primo tempo Markevych prova a cambiare qualcosa: Anderson Pico prende il posto di Matheus che aveva chiesto la sostituzione in precedenza.
IL DNIPRO SFRUTTA L'ERRORE BIANCOCELESTE - A nulla serve il primo cambio e, mister Markevych, lancia la carta Zozulya per Roman Bezus. La situazione rimane invariata con la Lazio molto più compatta rispetto agli aversari. L'unica cosa che possono fare i giocatori del Dnipro, la fanno. Al sessantacinquesimo sfruttano, infatti, l'errore immancabile dei padroni di casa. I biancocelesti perdono un pallone recuperato dagli avversari: dopo una serie di rimpalli all'interno dell'area è Bruno Grama che trova di destro la via del pareggio. Il pallone si insacca sul secondo palo.
PRIMO POSTO PER LA LAZIO - Stefano Pioli corre immediatamente ai ripari: Miroslav Klose lascia il posto a Milinkovic-Savic. Ma basta una manciata di minuti, alla Lazio, per sistemare tutto. Al sessantottesimo Kishna serve Parolo che da 20 metri supera Boyko con il destro, ma una deviazione risulta decisiva. Marco Parolo fa più di un goal: regala il primo posto (matematico) del girone G alla Lazio, anche in virtù del pareggio tra Rosenborg e Saint Etienne. Pioli cambia ancora e regala una nuova chance a Djordjevic che rileva Alessandro Matri. L'allenatore avversario risponde con Evgeniy Shakhov al posto di Artem Fedetskiy. La partita inizia a spegnersi e per ravvivarla Stefano Pioli prova con Senad Lulic al posto di un buon Kishna. A chiudere il match ci pensa Djordjevic sul filo del fuorigioco: stoppa un tiro al centro dell'area e girandosi insacca facilmente.
Nenhum comentário:
Postar um comentário