terça-feira, 4 de agosto de 2015

CALCIO ITALIANO - NEWS

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Audi Cup, il Bayern Monaco annienta il Milan


Tedeschi troppo superiori alla squadra di Mihajlovic: finisce 3-0 con reti di Bernat, Götze e Lewandowski.


Bayern Monaco
3 0
Milan
BAYERN MONACO : (3-4-3): ULREICH; RAFINHA, BOATENG (1' ST BENATIA), BERNAT; LAHM (11' ST X.ALONSO), HOJBJERG (42' ST GREEN), KIMMICH (20' ALABA), VIDAL (1' ST MUELLER); DOUGLAS COSTA (1' ST LEWANDOWSKI), GOETZE (35' ST BENKO), RODE (42' ST GAUDINO). A DIPS.: NEUER, T. ALCANTARA, ROBBEN. ALL.: GUARDIOLA
MILAN: (4-3-1-2): DIEGO LOPEZ; DE SCIGLIO, ZAPATA (18' ST ALEX), ELY (30' ST CALABRIA), ANTONELLI (30' ST MONTOLIVO); BONAVENTURA (30' ST MEXES), DE JONG, BERTOLACCI (30' ST SUSO); HONDA (30' ST NIANG - 42' ST MATRI); BACCA (30' ST MATRI), LUIZ ADRIANO (30' ST MAURI). A DISP.: ABBIATI, DONNARUMMA, ABATE, PALETTA, POLI, NOCERINO, CERCI. ALL.: MIHAJLOVIC.
SCORE: 3-0 MARCATORI: 24' BERNAT (B), 74' GOETZE (B), 85' LEWANDOWSKI (B)
ARBITRO: ARBITRO: SIPPEL


Il Milan ritorna con i piedi per terra:  non c'è storia, la squadra rossonera viene battuta nettamente dal Bayern Monaco, risultato finale 3-0, gol di Bernat, Goetze e Lewandowski. Nel prestigioso torneo in corso di svolgimento a Monaco di Baviera, i tedeschi hanno dominato per tutta la partita, con due pali e tante occasioni. Ci sarà ancora molto da lavorare per Sinisa Mihajlovic, questa sera il Milanha mostrato ancora tanti limiti di gioco, non ha mai quasi impensierito Ulreich. Da segnalare che De Jong, all'intervallo coinvolto in un alterco con Guardiola e Niang, entrato nella ripresa, ha lasciato il campo per infortunio.  Il Milan subisce una pesante lezione di calcio da parte della formazione teutonica.
Il Bayern Monaco già dai minuti iniziali prende in mano le redini del gioco: fin da subito, con un pressing altissimo che mette in grande difficoltà i portatori di palla rossoneri. Prima palla gol per i padroni di casa già al secondo minuto con Gotze, con la conclusione da dentro l’area che trova però pronto Diego Lopez. La squadra teutonica non fatica a passare in vantaggio con Bernat, il cui tiro spiazza il portiere rossonero per la deviazione di Zapata. Il Milan non riesce mai ad entrare in partita. Alla squadra di Guardiola, viste le tante occasioni create, compreso un palo di Douglas Costa e una traversa dell'ex juventino Vidal (buono il suo esordio con la maglia del Bayern) va decisamente troppo stretto l'1-0 nei primi 45 minuti di gioco.
Guardiola inserisce Müller, Lewandowski e Benatia, invece Sinisa Mihajlovic mantiene gli stessi unidici giocatori. Il Milan nel secondo tempo riparte con una marcia diversa,con  Bacca(tiro di esterno destro da dentro l’area si perde di poco a lato ) e De Jong  propositivi lì davanti, ma è solo una fase temporanea: il Bayern Monaco rimette il turbo grazie alle incursioni sulla destra di Rafinha e Goetze, mettendo alle corde la difesa rossonera. Raddoppio che arriva al 73esimo grazie a Gotze che chiude con un potente sinistro, tris di Lewandowski, con un  forte destro all'83esimo. Troppo Bayern Monaco per il nuovo Milan di Sinisa Mihajlovic
I bavaresi conquistano così il pass per la finale di Audi Cup in programma domani contro il Real Madrid, che nell'altra sfida ha sconfitto il Tottenham per 2-0, con gol di Bale e James Rodriguez. I rossoneri giocheranno invece contro gli Spurs per il terzo posto. Brutta battuta d'arresto per il Milan. Per Sinisa Mihajlovic c'è tanto da lavorare.


Allegri cambia?


Difesa a 3 o a 4? Questo il dubbio in casa bianconera a pochi giorni dalla Supercoppa.



L'importanza di Andrea BarzagliAllegri non rinuncia a cuor leggero al centrale azzurro, "trascina" il difensore a Shanghai, valuta con attenzione i progressi giornalieri, in attesa di sciogliere la prognosi in vista della Supercoppa.
Barzagli rappresenta un unicum nella retroguardia bianconera, perché ha senso della posizione, tecnica, intelligenza, può interpretare indifferentemente il ruolo in una retroguardia a tre e in una a quattro. Con Chiellini in infermeria, il recupero di Barzagli è oltremodo importante, per una questione di esperienza e di spessore internazionale.
L'impressione è che il tecnico sia diviso tra due schieramenti, il primo con Barzagli presente, il secondo in caso di forfait dell'ex Palermo. Un ping pong tra il 3-5-2, modulo di sicuro affidamento, provato diverse volte lo scorso anno nelle fasi finali della Champions, dogma ereditato dall'esperienza contiana, e il 4-3-1-2, caro ad Allegri e alla nuova Juve.
Il 3-5-2 garantisce maggior copertura, perché Lichtsteiner ed Evra, sulle corsie, possono trasformare, in fase difensiva, la linea da 3 a 5, proteggendo Buffon. Per giocare in questo modo, è però indispensabile Barzagli, con Caceres sul centro-sinistra e Bonucci al centro. Sturaro preferibile a Pereyra nella mediana a cinque.
Senza Barzagli, scelte obbligate. Caceres scala al centro con Bonucci, Evra e Lichtsteiner nella naturale posizione di terzini. Pereyra sulla trequarti, in attesa di un aiuto dal mercato. Marchisio regista, Pogba e Sturaro mezzali. Nessun dubbio sul fronte offensivo. La rapidità di Morata e la potenza di Mandzukic per evidenziare le pecche della Lazio.
Così con il 4-3-1-2:
Così con il 3-5-2:


L'Inter di Mancini è ancora incompleta


Mancano dei tasselli all'Inter di Mancini, tattici e tecnici.



Deludente precampionato per l'Inter del Mancio fino ad ora. La nuova Inter, visti i tanti innesti, si comporta come la vecchia: gol che arrivano a stento o che non arrivano proprio e una difesa di burro.
Le motivazioni secondo il tecnico sono un evidente ritardo di condizione nei confronti delle avversarie affrontate fino ad ora ed un'incompletezza a livello di rosa.

ARRIVA O NON ARRIVA ? - Le due telenovelas interiste di questa estate sono Felipe Melo e Ivan Perisic. Mentre per il brasiliano c'è il via libera del Galatasaray (c'è anche l'accordo col giocatore, ma l'Inter non vorrebbe pagare una sorta di buona-uscita al club turco), pronto a chiedere in cambio il cartellino di Medel, valutato attualmente una decina di milioni, per il croato le cose si fanno molto difficili. Il Wolfsburg non vuole darlo in prestito, vuole invece circa 18 milioni di euro cash (che dovrebbero provenire dalla vendita di Shaqiri, cercato da Schalke e BVB) e addirittura le ultime parole dei dirigenti tedeschi annunciano la permanenza dei big presenti in rosa. Quindi la pista Perisic, a meno che l'Inter non si dia una mossa, potrebbe tramontare definitivamente.
Sulla fascina sinistra si continua a cercare un profilo che soddisfi Mancini, il sogno si chiama Alex Telles, ma il brasiliano ha una valutazione molto alta ed è seguito da grandi club europei come il PSG. Criscito? Costa troppo, ha uno stipendio alto e non è un più un giovanotto. Su Siqueira e Masuaku ci sono solo voci, nulla di concreto. Qualcosa in ballo per Clichy invece c'è, il terzino sinistro francese del City vuole cambiare aria e l'Inter potrebbe essere la squadra giusta da cui ripartire, la formula dovrebbe essere sempre quella del prestito biennale con obbligo di riscatto, come con Jovetic. In attacco serve ancora un vice-Icardi, gli ultimi nomi sono quelli di Guerrero e di Destro, senza dimenticare l'ipotesi di scambio fra Guarin e Llorente, al momento fantamercato.

MANCINI, MA COME VUOI GIOCARE? - Sì perchè ci sarebbe da chiederlo solo a lui, visto che dal mercato che l'Inter sta conducendo, tutte le informazoni portano ad un 4-3-3 o ad un 4-2-3-1 che evoca agli interisti tempi magici come quelli del triplete. Fatto sta che l'Inter in amichevole s'è praticamente sempre schierata con il modulo con cui ha terminato la stagione scorsa ovvero un 4-3-1-2 o un 4-3-3 con una mezzala stile Kovacic/Hernanes adattata come esterno d'attacco, ma che puntualmente tendeva a ricoprire il suo ruolo originale. Quindi come si schiererà l'Inter in campionato lo potrà dire solo il mercato, tutto dipenderà da chi Ausilio riuscirà a portare fra le mani di Mancini nei prossimi giorni prima della chiusura del mercato.

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