Una Juventus poco efficace in zona goal si trova davanti il 'fortino' eretto dal Borussia Monchengladbach e rimedia soltanto un pari.
La Juventus, in virtù della vittoria in extremis del Manchester City contro il Siviglia, non sfrutta un'occasione d'oro per rafforzare ulteriormente il primato nel Girone D e contro il Borussia Monchengladbach rimedia solo uno 0-0. Meglio il primo tempo del secondo, buona personalità in fase di possesso ma troppo sterile. Il dato positivo, magra consolazione, la difesa non battuta. Con un pacchetto arretrato solido, sviluppando altre tematiche tattiche, si può pensare di cambiare complessivamente marcia. I tedeschi, oculati e non eccessivamente remissivi, dimostrano di essere in un periodo di buona forma.
NOVITA' INTERESSANTI - Massimiliano Allegri, a differenza di quanto proposto contro l'Inter, in Champions League opta per qualche novità: Buffon tra i pali; Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa; Cuadrado e Alex Sandro sulle corsie esterne; centrocampo composto da Marchisio in regia, Khedira e Pogba; in attacco Mandzukic e Morata. Il tutto basato, in fase di partenza, sul 3-5-2. André Schubert, tecnico del Borussia Monchengladbach, s'affida al 4-4-2: Sommer in porta; linea difensiva composta da Korb, Christensen, Alvaro Dominguez, Wendt; a centrocampo i due centrali Xhaka e Dahoud supportati ai lati da Johnson e Traoré; in avanti Raffael e Stindl.
PRIMO TEMPO INCORAGGIANTE - La musica in Europa per la Juventus è diversa. E, l'avvio lo dimostra. Negli ultimi tempi, in Champions League, i bianconeri hanno effettuato un deciso salto di qualità dal punto di vista mentale. Khedira è in forma e gestisce il centrocampo dei padroni di casa con grande intensità e qualità. Morata ci prova con un destro a giro, l'obiettivo della serata per il centravanti spagnolo è chiaro: trovare il sesto goal consecutivo. Johnson, con un'ottima finta, beffa Barzagli e, di questi tempi, è un lusso che si possono permettere in pochi. Dalla distanza è il turno di Pogba, il quale vuole zittire critici e malelingue, mettendo in mostra la sua grande classe. Barzagli, in questo momento, in casa zebrata è colui che crossa meglio e, dai suoi piedi, nasce un'azione pericolosa non sfruttata totalmente da Pogba e Khedira. Cuadrado non scherza e, tanto per unirsi al coro, con un destro a giro potente spaventa Sommer. Mandzukic aiuta i torinesi in fase di copertura, aspetto fondamentale per tenere corta la squadra, da sempre dote che emerge nelle caratteristiche del bomber croato. Pogba sembra a suo agio, trova la posizione con facilità e, nel cuore dei primi 45', per poco non si toglie la gioia della rete con un destro intrigante. Morata e Mandzukic affinano l'intesa, movimenti da perfezionare nel breve e lungo termine, sullo sfondo reciproca collaborazione. E' sempre il solito Barzagli a fare le cose per bene, forza e intelligenza, autentico uomo in più della Juventus. Il Borussia nel finale di primo tempo ci prova principalmente sulle corsie esterne, possesso ragionato. Dominguez, falciando Morata, rischia il rosso per fallo da ultimo uomo.
GRANDE NOIA - Nella ripresa un sussulto immediato di Pogba ben respinto da Sommer accende lo Stadium, lo stesso francese non sfrutta un' importante azione in ripartenza e, su punizione, trova il sempre attento estremo difensore dei tedeschi. Allegri cambia modulo: fuori Cuadrado e dentro Pereyra. Obiettivo chiaro: passaggio al 4-3-1-2 con l'argentino dietro le punte. Entra Zaza per Mandzukic, il croato non è ancora in forma e, probabilmente, avrà bisogno di qualche altra gara per acquisire una condizione accettabile. La manovra juventina, a differenza del primo tempo, appare più statica e con meno idee e, infatti, il match si consuma tra un cambio e l'altro e senza grandi sussulti.
BARZAGLI DA APPLAUSI - Non esistono più definizioni per descrivere Barzagli. Il centrale toscano gode di ottima forma, contro l'Inter ha vinto il titolo di migliore in campo e, pure contro il Borussia, conquista un voto alto in pagella. E' l'anello forte della retroguardia zebrata, si fa sentire in fase difensiva e propositiva, strappando ripetutamente gli applausi dello Stadium. La sensazione è che, se dovesse continuare a fornire contributi così altisonanti, il rinnovo si concretizzerà automaticamente.
POGBA: FISCHI INGENEROSI - Dal centrocampista francese ci si aspetta sempre qualcosa di positivo. E, d'altro canto, l'ex giocatore del Manchester United mette sul campo tanta buona volontà. Ma non basta. Rendimento ancora ben lontano da quello degli anni passati, vero corpo estraneo. I fischi dello Stadium, però, ingenerosi e ingiustificati. La Juventus continua a profondere grande personalità in campo europeo, fa la partita e rischia poco. Tuttavia, e non è certamente una novità, contro i tedeschi gli uomini di Allegri faticano a costruire palle vincenti. Problema non da poco.
Nenhum comentário:
Postar um comentário