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quinta-feira, 1 de outubro de 2015
Legia-Napoli 0-2: prima vittoria esterna, decidono Mertens e Higuain
Gli azzurri restano a punteggio pieno nel gruppo D (a pari merito col Midtjylland, prossimo avversario al quale i partenopei faranno visita), grazie ai gol nella ripresa del belga e del Pipita, decisivo anche da subentrato con una rete da cineteca. Il turnover non tradisce Sarri
VARSAVIA – In Polonia, il Napoli trova quel quid che ancora mancava per poter dire che la squadra è sui binari giusti: Maurizio Sarri incassa il primo successo esterno della sua gestione, una vittoria meritata che arriva nonostante il massiccio turnover, in una gara che in altri tempi sarebbe stata considerata una fastidiosa distrazione a cavallo tra le sfide con Juventus e Milan. I cosiddetti rincalzi, invece, fanno bella figura e mettono in ulteriore difficoltà il loro tecnico, a cominciare da quel Valdifiori che finalmente appare meno timido e serve diversi palloni in verticale. A decidere il match, però, sono i soliti noti: le firme sul tabellino le mettono Mertens, che sorprende tutti segnando di testa, e il subentrato Higuain, la cui rete è da stropicciarsi gli occhi.
AMPIO TURNOVER – Come preannunciato, Maurizio Sarri cambia ben sette uomini rispetto all’undici opposto alla Juventus sabato scorso: segno che il tecnico cerca risposte dalle seconde linee e, soprattutto, vuole i suoi big al meglio in vista della gara col Milan. Al centro dell’attacco c’è Gabbiadini, con Mertens e Callejon sulle ali, mentre Valdifiori si riprende la cabina di regia, con Allan e Lopez ai suoi fianchi. In difesa, finalmente riposa il fedelissimo Hysaj (sempre in campo finora), mentre si rivedono Maggio e Chiriches, davanti al debuttante Gabriel.
LOPEZ FALLISCE IL VANTAGGIO – Il Napoli piace di più già nel primo tempo: gli azzurri mostrano subito l’atteggiamento giusto, pressando alto e cercando di sorprendere una squadra che, almeno nella prima mezz’ora, fa davvero poco per insidiare i partenopei. Verso la fine del tempo, i padroni di casa prendono coraggio ma Gabriel non corre mai seri pericoli, anche perché mostra grande sicurezza e fa capire subito di essere diverso dall’altalenante Rafael. La palla-gol più nitida, comunque, è di marca azzurra: la respinta sulla linea di Pazdan strozza in gola l’urlo a David Lopez e ai tifosi azzurri, ma c’è tutta la ripresa per rifarsi.
MERTENS SBLOCCA – Nel secondo tempo, in effetti, bastano meno di otto minuti al Napoli per sbloccare il risultato: Valdifiori lancia Callejon sulla destra, cross sul primo palo e Mertens anticipa Pazdan spedendo in rete di testa. Il tecnico di casa Berg, che molti ricorderanno nella difesa del Manchester United di fine anni ’90, prova a mescolare le carte, passando da un rinunciatario 4-5-1 ad un più offensivo 4-3-1-2: la mossa è giusta, sulla carta, ma si rivela tardiva ed inefficace. Il Napoli, infatti, gioca sulle ali dell’entusiasmo, potendo sfruttare le ripartenze, e corre l’unico vero pericolo quando Maggio devia di testa sulla propria traversa.
HIGUAIN CHIUDE IL CONTO – C’è tanto lavoro, invece, per il portiere del Legia, lo slovacco Kuciak, che chiude la porta in più occasioni a Mertens e soprattutto ad Allan e Gabbiadini, i più determinati nella caccia al raddoppio. Se il gol non arriva, però, serve Higuain. Il Pipita entra alla mezz’ora e ci mette otto minuti scarsi a blindare il match, con un colpo di fronte al quale egli stesso esclama “Mamma mia!”: l’argentino combina con l’altro subentrato El Kaddouri, si accentra in progressione dal vertice sinistro dell’area, tiene gli avversari lontani col fisico per poi scaricare a rete con un destro terrificante dalla lunetta.
AZZURRI A 6 COL MIDTJYLLAND – Restano da giocare sette minuti più recupero, buoni solo per gli almanacchi e per il debutto di Chalobah, perché Gabbiadini non riesce a vincere il duello con Kuciak e resta a secco. Finisce così ed è tutto perfetto per il Napoli, che viaggia a gonfie vele in un testa a testa col Midtjylland, al quale gli azzurri faranno visita il 22 ottobre: un successo in Danimarca potrebbe voler dire qualificazione quasi in tasca.
LEGIA-NAPOLI 0-2 (0-0)
LEGIA VARSAVIA (4-3-3): Kuciak 6,5, Bereszynski 5, Rzezniczak 5,5, Lewczuk 6, Brzyski 5,5, Guilherme 6, Pazdan 6,5 (43′ st Makowski sv) , Jodlowiec 5,5, Trickovski 5 (16′ st Duda 5), Prijovic 5, Kucharczyk 5 (16′ st Nikolic 5). (1 Malarz, 28 Broz, 23 Vranjes, 9 Saganowski): All.: Berg 5.
NAPOLI (4-3-3): Gabriel 6, Maggio 6, Chiriches 6,5, Koulibaly 6, Ghoulam 6, Allan 6 (40′ st Chalobah sv), Valdifiori 7, Lopez 6,5, Callejon 6,5 (32′ st Higuain 7), Gabbiadini 6, Mertens 6,5 (26′ st El Kaddouri 6,5). (1 Rafael, 3 Strinic, 33 Albiol, 8 Jorginho). All.: Sarri 7. Arbitro: Koukoulakis (Grecia) 6,5
RETI: nel st 7′ Mertens, 38′ Higuain.
ANGOLI: 7-4 per il Napoli
RECUPERO: 1′ e 3′
AMMONITI: Bereszynski per gioco scorretto
SPETTATORI: 30 mila.
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