quinta-feira, 25 de junho de 2015

Mercato Napoli: riscattati Jorginho, Dezi e Luperto

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Finisce l'era delle comproprietà, il Napoli riscatta i cartellini di 3 giocatori. Importanti novità su Sepe.


Questo pomeriggio il Napoli, attraverso un comunicato ufficiale, ha dichiarato di aver riscattato i cartellini di Jorginho, dal Verona, di Dezi, centrocampista, dal Crotone e finalmente del giovane difensore Luperto dal Lecce, con gli azzurri che hanno pagato 500 mila euro per quest'ultimo, chiaro segnale della fiducia che il club ripone nel talentoso difensore.
Rimane però in bilico il futuro dei tre giocatori, che verrano valutati nel ritiro di Dimaro da Maurizio Sarri. Il tecnico ha chiestopersonalmente il riscatto di Jacopo Dezi, dopo due ottime stagioni a Crotone.
Importanti novità sul fronte Sepe: con l'arrivo di Reina all'ombra del Vesuvio, il portiere napoletano sa che le possibilità di giocare sono poche, e così come Andújar e Rafael, ha dato mandato al suo agentedi lavorare sul mercato, cercando una buona soluzione per lui. In queste ultime ore, c'è stato poi un contatto tra il Napoli e laFiorentina, attraverso il procuratore del giocatore, Mario Giuffredi. Con Neto che sta per lasciare il club viola, rimane solo Tatarusanucome soluzione valida per i pali della squadra di Firenze. Il Napoli valuta, ma non pensa a una cessione a titolo definitivo.


Diego Lopez: "Milan grande club, ma l’anno prossimo si riparte da zero"


Il portiere rossonero si racconta: "Ogni anno mi sento meglio da un punto di vista fisico. Adesso dobbiamo guardare avanti e concentrarci con ottimismo sul 2015/2016"


Con Diego Lopez, il Milan è tornato ad avere un portiere. L' Ex blancos è senza dubbio uno dei pochi a salvarsi in una stagione 2014/2015 fallimentare da parte dei rossoneri.  Arrivato in estate a zero dal Real Madrid, ha vissuto un anno da leader con ventotto presenze in campionato e tante parate di livello che sono servite, purtroppo per il Milan, solo a limitare il passivo.
Sul numero di Giugno del mensile ufficiale Forza Milan, Diego Lopezha parlato della sua avventura rossonera: "Per la squadra non è stato facile, soprattutto dal punto di vista dei risultati, c’è stata anche sfortuna ma adesso dobbiamo guardare avanti e concentrarci con ottimismo sul 2015/2016. Ripartiremo da zero e avremo la possibilità di rifarci delle delusioni passate. Il Milan è un grande club: credo che Milano sia una città che rispetta i giocatori e la loro vita privata. Per me è fondamentale poter avere una vita normale, staccare dal campo.  Ogni anno mi sento meglio da un punto di vista fisico. Nel mio ruolo poi contano tantissimo l'esperienza e la solidità mentale: due qualità che maturano nel tempo, partita dopo partita. I giovani sono lo specchio del cambiamento della società, vedo meno spirito di sacrificio e passione. Rimpianti? I difetti non mancano, sono troppo perfezionista e meticoloso e questo ha un po’ limitato professionalmente impedendomi di credere quanto avrei voluto. A volte servirebbe maggiore relax. Mi piacerebbe tornare, soprattutto in questo momento: credo di aver fatto bene con il Milan e continuerò ad impegnarmi al massimo per guadagnarmi la convocazione: più di questo non posso fare, se arriverà una chiamata sarà felice".
L'intervista continua con le differenze tra il calcio italiano e quello spagnolo: "Credo che in questo momento la Liga sia di valore leggermente superiore alla Serie A. Qui c’è più tattica, il livello è sempre buono ed è difficile affrontare le ‘piccole’, mentre in Spagna il divario fra Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid e Siviglia rispetto alla bassa classifica è molto più netto. La Serie A si è evoluta meno di Premier League e Bubdesliga: è rimasta indietro sia per la filosofia di gioco che dal punto di vista delle strutture di allenamenti e degli stadi. Il Real è un club molto importante e dal punto di vista mediatico è sempre sotto i riflettori, pure il Milan è grande e la città di Milano rispetta i giocatori e la loro vita privata. Per me è fondamentale fare le cose normali, staccare la spina, e il popolo rossonero mi permettono di farlo: scenderemo in campo davanti ai nostri tifosi è il massimo. E io mi presto sempre volentieri per autografi e foto, penso sia il più immediato riconoscimento del mio lavoro. Mi trovo benissimo, la mia famiglia è felice anche se mi mancano amici ed affetti della mia terra“. Idoli? Il mio preferito era il portieri del Real Madrid e della Nazionale spagnolaFrancisco Buyo, galiziano come me. Dopo di lui mi sono piaciuti tantissimo Van der Saare Bodo Illgner."


Mihajlovic promuove l'arrivo di Bertolacci: "Sarei contento di averlo qui"



Il nuovo allenatore rossonero non si sbottona eccessivamente sul probabile arrivo del centrocampista e già ha in mente su cosa fare per rilanciare ad alti livelli la squadra.
Che Sinisa Mihajlovic sia particolarmente dedito al lavoro si è capito sia dalla sua carriera di giocatore che da quella di allenatore. Il tecnico serbo avrà il difficile compito di riportare il Milan nelle zone che più gli competono.
Tuttavia, intercettato dai microfoni di 'SkySport', l'allenatore sembra avere già le idee chiare: "Il Milan deve giocare sempre per vincere, non per non perdere. Gli avversari devono avere paura di noi. Dobbiamo essere più forti tecnicamente, come impegno ed io spero di aggiungere un po' di grinta e coraggio. El Shaarawy? Lo sto preparando per quello che lo aspetta".
Quindi Mihajlovic glissa sapientemente sul probabile acquisto di Andrea Bertolacci"Lo abbiamo preso? Chi lo dice? A me non piace parlare di giocatori che non sono del Milan. Sarei contento di averlo, è un giocatore che mi piace. Per caratteristiche è un calciatore da Milan. Quando sarà ufficiale parlerò di lui".

"Bertolacci è un giocatore da Milan, gli avversari devono avere paura di noi"


Le ultime considerazioni del tecnico sono per due obiettivi per il reparto offensivo: "Zlatan Ibrahimovic l'ho già allenato, mi piace allenare grandi giocatori. Avrei voluto allenare anche me stesso.Carlos Bacca è un grande giocatore, pronto per il campionato italiano. Può fare comodo a qualsiasi squadra".


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