MILANO - "Possiamo lottare per qualcosa di importante. Tutti noi già dal ritiro volevamo questa cosa, volevamo fare un grande campionato e una grande impresa. Ci accusano di giocare male? Se però vinciamo e stiamo lassù è perfetto". Mauro Icardi, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, ha parlato degli obiettivi dell'Inter e della sua crescita per questa stagione. "Quest'anno mi sono anche consolidato nella squadra dopo una stagione da capocannoniere, il rinnovo e la fascia da capitano mi hanno dato morale per andare avanti e aiutare la squadra a fare il meglio possibile - ha proseguito l'argentino - Zanetti? Da lui qualche consiglio mi è arrivato, ma chi porta la fascia non è la persona più importante. Dobbiamo esserlo tutti, tutti dobbiamo essere capitani". A proposito degli ultimi arrivi, Icardi ha ricordato che "con Miranda e Murillo stiamo facendo bene dietro in fase difensiva - ha spiegato - Sono due acquisti che ci hanno aiutato. Quest'anno siamo in 25 e possiamo giocare tutti, lo ha fatto vedere il mister in tutte le partite. Nessuno è indispensabile e nessuno sta fuori sempre".
In questa prima parte di stagione si è discusso tanto dell'intesa con Jovetic. "E' un giocatore che ha la qualità per far bene sempre - ha evidenziato Icardi - L'intesa penso sia normale, poi può arrivare un assist da un altro, ma noi ci capiamo bene in allenamento. Ci vogliamo bene, scherziamo sempre. Questa è una cosa che ci aiuta tanto". Parlando delle avversarie per il titolo, l'attaccante dell'Inter ha ammesso che il Napoli "ha qualcosa in più di noi perché ci hanno battuto, hanno un grandissimo attacco e un Higuain in grande forma quest'anno - ha sottolineato - La Fiorentina? Giocano molto bene, palla a terra, e questo permetterà di vincere molte partite". Della Roma Icardi ha esaltato "lo spirito di lotta e di sacrificio che hanno avuto in questi ultimi anni. L'ultima battuta spetta alla Juventus. "Ha vinto gli ultimi 4 scudetti - ha ricordato il giocatore argentino - avevo detto che era un periodo che stavano attraversando per il cambiamento che hanno avuto e che sarebbero tornati".
Della propria squadra Icardi ha elogiato "lo spirito, si dice che giochiamo male, ma credo che se siamo lassù è perché ce lo siamo meritati e abbiamo fatto
Quale sarà il futuro di Giuseppe Rossi?
Il Pepito, con ogni probabilità, lascerà la Fiorentina nel mercato di gennaio..
Il futuro di Giuseppe Rossi è sempre più lontano da Firenze. L' attacante viola non ancora al top della forma dopo la serie di gravi infortuni che l’hanno colpito nelle ultime stagioni, fatica a trovare spazio alla Fiorentina e potrebbe cambiare aria per giocare con maggiore continuità. Sousa è stato chiaro nei giorni scorsi: "Se lui pensa che andare in prestiuto sia il miglior passo da fare, allora non lo ostacolerò". Della possibile partenza di 'Pepito', anche Andrea Della Valle ha detto la sua: "Rossi vuole giocare di più, aspetteremo ancora qualche giorno per prendere una decisione, forse dopo le vacanze". L'ipotesi più probabile è il prestito a gennaio. Rossi ci pensa. Verranno valutate possibili soluzioni estere, ma anche alternative italiane, con Bologna e Sampdoria che sembrano le più accreditate.
MOLTE SQUADRE SUL PEPITO.. - Dopo l’esperienza più che positiva con la maglia del Villarreal, c’è anche l’ipotesi di un ritorno in Liga. Il quotidiano As rileva di un forte interesse del Betis Siviglia: sembrebbe che il direttore sportivo Eduarcio Macia stia tentando di convincere Rossi a tornare in Spagna, ma l’ostacolo è l'ingaggio: La Fiorentina, per liberarlo a gennaio, chiede un indennizzo di 1,2 milioni di euro che il Betis non può permettersi al momento. Sulle tracce del Pepito ci sono anche l' Empoli, Bologna (l’intenzione del ds Corvino è quella di creare una coppia d’attacco tutta italiana: Rossi-Destro) e Torino, ma non hanno convinto fino in fondo per ragioni diverse. Nelle ultime ore si è aggiunta anche la Sampdoria che sul piatto della trattativa potrebbe mettere Muriel o Fernando.
C'è la fila per Giuseppe Rossi che si guarda attorno e valuta tutto, ma una cosa è certa: il suo futuro sembra lontano da Firenze.
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