domingo, 31 de janeiro de 2016

Udinese-Lazio 0-0: Espulsioni e nervosismo, ma nessun goal

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L'Udinese resiste in dieci per tutto il secondo tempo. Nel finale Matri pareggia il conto delle espulsioni. Allontanati i team manager.
Un pari che non scontenta nessuno ma che serve a poco ad entrambe quello del Friuli tra Udinese e Lazio. Probabilmente è servito alla fine solamente per spegnere il fuoco acceso nel finale dall'espulsione di Alessandro Matri e dei team manager di entrambe le squadre.
Primo tempo targato Udinese e secondo dominato dalla Lazio che non concretizza le molteplici occasioni. Finale incandescente formato da tante di quelle immagini che non fanno altro che mettere in cattiva luce il mondo del calcio.
L'ESPERIENZA SIEDE IN PANCHINA: KLOSE VS DI NATALE - Stefano Pioli, in emergenza, si affida al 4-3-3. In difesa, a protezione di Etrit Berisha, ci sono Basta e Konko sulle corsie laterali con Hoedt e Bisevac centrali. In mezzo al campo, regia affidata a Danilo Cataldi, supportato da Parolo e Milinkovic-Savic. Djordjevic vince il ballottaggio sia con Matri che con Klose e guida l'attacco, con Candreva e Keita ai lati. Stefano Colantuono risponde con il solito 3-5-2, con Di Natale recuperato, ma che parte dalla panchina: ormai non è più una novità per il numero dieci friulano. In porta c'è Karnezis, davanti a lui Wague, Danilo e l'ex romanista Piris. A centrocampo ci sono Edenilson, Badu, Kuzmanovic, Guilherme e Adnan. Coppia d'attaccato formata da Thereau e Zapata.
BISEVAC ALZA BANDIERA BIANCA - Passano a malapena sette minuti e Bisevac, a palla lontana, si siede per terra e chiede il cambio. Il neo acquisto della Lazio si adegua all'ambiente ed esce per un problema muscolare al flessore della coscia destra: Mauricio lo sostituisce senza riscaldamento e con gli scarpini ancora slacciati. Le prime vere occasioni sono due ed entrambe dei padroni di casa: la prima volta salva, e sfiora l'autogoal da premio Puskàs, Hoedt, la seconda il capitano di giornata Konko. Dopo venticinque minuti arriva il primo goal firmato da Kuzmanovic e annullato con una manciata di ritardo per il fuorigioco di Edenilson che avrebbe confezionato l'assist.
NERVI TESI - La partita si accende. La Lazio chiede un rigore e Thereau perde la testa litigando con tutti: anche con i compagni di squadra. Momento di follia e mani su Badu: l'attaccante bianconero viene placcato anche da Lodi e Di Natale che abbandonano la panchina. Iniziano, da quel momento, a piovere i cartellini gialli non solo ai danni di Thereau. L'Udinese tiene sotto controllo il gioco della Lazio e arriva in porta svariate volte sfiorando il goal, ma dopo un numero rilevante di mini-risse, arriva l'espulsione per Danilo che atterra Djordjevic. L'attaccante della Lazio rimane a terra e va a fare compagnia a Bisevac. Alessandro Matri, come Mauricio, entra in campo in stato di emergenza.
RETI BIANCHE, MA TRE GOAL ANNULLATI - La Lazio rientra in campo rigenerata. La dinamica del match cambia totalmente e sono i biancocelesti a dominare. Alessandro Matri arriva anche al goal che però viene annullato per fuorigioco. Al cinquantacinquesimo l'arbitro Celi ferma per la seconda volta l'esultanza dell'attaccante laziale, reo di aver commesso un fallo prima di insaccare il pallone. Colantuono, allora, prova ad agevolare la reazione ed inserisce Lodi al posto di Guilherme. Il cecchino friulano è una speranza ad ogni calcio di punizione. Poco dopo, Bruno Fernandes, prende il posto di Kuzmanovic. La Lazio fa girare palla, ma non riesce a concretizzare nonostante le occasioni e la superiorità numerica. Stefano Pioli, allora, tenta il tutto per tutto: fuori Marco Parolo e dentro Miroslav Klose.
TANTE OCCASIONI, POCA CONCRETEZZA - La Lazio continua a spingere e portarsi in avanti. Il pareggio non serve a nessuna delle due squadre, ma l'Udinese può accontentarsi di un punto vista la piega che ha preso la partita. Konko, di testa, fa balzare in piedi i tifosi, ma sfiora il palo. Poco dopo è Thereau a gelare lo stadio: arriva tutto solo davanti a Berisha che lo placca al limite della linea di porta deviando in calcio d'angolo. Da quel momento è follia pure: espulsione per Matri richiamata dal guardalinee offeso dal giocatore e allontanati dalla panchina i team manager di entrambe le squadre. Il gioco ricomincia, ma le panchine e e gli sguardi dei giocatori in campo corrono verso il tunnel, luogo di una rissa più che accesa. Gioco fermato per ben due volte da Celi preoccupato dal nervosismo che alberga all'entrata degli spogliatoi. Il pareggio che prima sembrava inutile, diventa la salvezza di entrambe le squadre a livello calcistico e, probabilmente, d'immagine.

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