Grazie ad un gol ed un assist del furetto partenopeo, Sarri conquista il primo successo del 2016, rispondendo alle vittorie di Inter, Fiorentina e Juventus. Il Torino pareggia con Quagliarella, prima del gol decisivo di Marek Hamsik. Nel secondo tempo ritmi più bassi e pochissime emozioni, con gli azzurri che sigillano la vittoria.
Napoli
Torino
NAPOLI: (4-3-3): REINA; HYSAJ, ALBIOL, KOULIBALY, GHOULAM; DAVID LOPEZ (DAL 74' ALLAN), VALDIFIORI, HAMSIK (DAL 88' CHALOBAH); CALLEJON, HIGUAIN, INSIGNE (DAL 68' MERTENS). ALL: SARRI
TORINO: (3-5-2): PADELLI; BOVO, GLIK, MORETTI; BRUNO PERES (DAL 74' ZAPPACOSTA), ACQUAH (DALL'81' BENASSI), VIVES, BASELLI, MOLINARO; QUAGLIARELLA, BELOTTI (DAL 66' MAXI LOPEZ). ALL: VENTURA.
SCORE: 1-0, MIN 16, INSIGNE; 1-1, MIN 33, QUAGLIARELLA; 2-1, MIN 41, HAMSIK.
ARBITRO: DI BELLO AMMONISCE ACQUAH (T), HIGUAIN (N), BASELLI (T), GLIK (T), BOVO (T), ALBIOL (N).
NOTE: INCONTRO VALEVOLE PER LA DICIOTTESIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE A. DAL SAN PAOLO DI NAPOLI, NAPOLI-TORINO. INIZIO ORE 20.45.
Un buon Torino non basta a frenare la rincorsa alla vetta del Napoli di Maurizio Sarri e di uno scatenato Lorenzo Insigne: un gol ed un assist (per Hamsik) del 'Magnifico' permettono agli azzurri di rispondere ai successi delle prime della classe e confermarsi, con la Fiorentina, alle spalle dell'Inter capolista. Sarri si gode quarantacinque minuti quasi impeccabili, conditi da due gol e tante palle gol; il Torino non demerita, ma non riesce nella ripresa a creare grattacapi alla difesa degli azzurri e a Reina. Tre punti pesanti per il Napoli, che bissa la vittoria di Bergamo e si lancia verso la trasferta di Frosinone.
Sarri sceglie, a sorpresa, David Lopez al posto di Allan, probabilmente per presidiare maggiormente la fascia centrale della mediana. Insigne confermato esterno alto in attacco, assieme ad Higuain e Callejon. Ventura si schiera con il classico 3-5-2, con Bovo eMoretti ai lati di Glik; Peres e Molinaro sugli esterni. Belotti di punta con Quagliarella.
Il Napoli inizia il match così come aveva chiesto Sarri alla vigilia: pressione, grinta, e predominio territoriale. Il Torino stenta ad uscire dalla propria metà campo e gli azzurri si fanno vivi dalle parti di Padelli con Higuain e Callejon. Lo spagnolo il più pericoloso: nella prima occasione, dopo aver duettato con Hysaj sull'out di destro, si presenta a tu per tu con Padelli, abile nel respingere in angolo d'istinto; sulla seconda, invece, l'ex Real calcia dalla distanza, trovando ancora la risposta pronta dell'estremo difensore avversario. Ospiti frenetici nell'uscire palla al piede, spesso imprecisi, mentre il Napoli è un piacere per gli occhi: lo stesso Callejon si accentra e da il la all'azione del vantaggio, che coinvolge tutti gli effettivi offensivi partenopei. Higuain, dopo la verticalizzazione di Valdifiori, serve ancora lo spagnolo, che appoggia per Insigne: delizioso il lob, quasi beffardo, che trafigge Padelli al minuto 16. La squadra di Sarri non demorde sedendosi sul vantaggio e continua a macinare gioco, anche se perde le distanze in fase di copertura: troppo spesso il Torino trova con Acquah e Baselli praterie alle spalle di Hamsik e Lopez (insufficiente lo spagnolo).
I granata ne approfittno, e dopo aver sventato alcune potenziali occasioni, trovano Molinaro libero sulla sinistra: il cross dell'ex Parma trova impreparato Ghoulam, con Quagliarella che invece trova i guanti di Reina a negargli il pareggio. Bruno Peres sulla destra in uno contro uno su Ghoulam. difensore scivoloso, difensore pericoloso recitava il motto: detto, fatto. Quagliarella dal dischetto fa 1-1 al 33', con Reina che intuisce. Il gol del pari non cambia il trend della sfida, con i padroni di casa che non subiscono il contraccolpo, anzi, dimostrano maturità e personalità: Higuain viene imbeccato dal filtrante di Valdifiori, ma sbaglia di poco la mira. Insigne tende ad allargarsi sulla sinistra, favorendo le sovrapposizioni di Ghoulam e gli inserimenti di Hamsik: proprio dall'asse tra questi ultimi, nasce il nuovo vantaggio a quattro dal termine, con lo slovacco che batte l'estremo difensore in uscita sull'assist del partenopeo.
Non ci sono avvicendameni ad inizio ripresa, anche se il tema tattico del match non cambia, con gli azzurri che fanno sempre il match e vanno subito a caccia del terzo gol. Hysaj spinge più del solito, sfruttando i tagli di Callejon che si accentra spesso: l'albanese arriva al cross, senza però trovare nessuno pronto al centro. I granata si fanno vedere con Acquah, abile a girare alle spalle di Hamsik, prima di calciare sopra la traversa. Dopo le prime schermaglie i ritmi calano vistosamente con il passare dei minuti, con Valdifiori che gestisce possesso palla e scandisce i tempi di gioco. Tuttavia, il Napoli addormenta fin troppo la gara, lasciando campo e spazio al Torino, che prende fiducia e sale in pressione, senza però preoccupare Reina.Koulibaly sfiora il gol sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma è una delle pochissime occasioni della ripresa. L'ingresso di Lopez, Maxi, serve a dare vivacità e brio alla manovra ospite: l'argentino fa maggiore movimento rispetto a Belotti, e crea maggiori grattacapi aKoulibaly. Da un errore del centrale, nasce una delle migliori occasioni della ripresa, con Hysaj impeccabile nel chiudere ed anticipare in diagonale Acuqah. Higuain fa salire il Napoli, cercando sporadicamente la via della porta: è Mertens, nei minuti finali, ad andare vicino al gol che chiuderebbe i giochi, ma sfiora soltanto il palo con il destro incrociato. I cinque minuti di recupero non sono sufficienti, a Ventura ed ai suoi, per pervenire al pareggio.
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