Sampdoria-Bologna 2-0: Eder e Soriano fanno volare i blucerchiati, rossoblu fermi a zero
La squadra di Zenga soffre nel primo tempo (traversa di Brienza), poi l'espulsione di Rizzo dà via libera ai padroni di casa, che passano in 4' con le reti dei due giocatori più rappresentativi. Quinto gol in tre giornate per l'italobrasiliano. Per Delio Rossi si fa dura
GENOVA - La Sampdoria batte il Bologna 2-0 nel match valido per la terza giornata di Serie A. Le reti tutte nella ripresa: apre Eder al 75', al 79' raddoppia Soriano. Espulso al 62' Rizzo per gli ospiti. Gli uomini di Zenga si portano al terzo posto con sette punti, mentre gli emiliani rimangono ancora a secco.
Dopo
Sampdoria-Bologna 2-0: decidono Eder e Soriano, Giaccherini si ferma ancora
I due azzurri stendono i rossoblù: Zenga vola a 7 punti, nel gruppone alle spalle dell'Inter. Che iella per l'ex juventino: il suo esordio dura 28', nella ripresa Rizzo si fa espellere
Nel gruppone dietro all’Inter si affaccia prepotente la Samp. Sonnecchia per una settantina di minuti, poi si sveglia e si butta lì, tra Roma, Toro e le altre inseguitrici sgomitando con i suoi assi. Eder e Soriano, pezzi pregiatissimi del mercato estivo, cercati più o meno da tutte le big e rimasti in blucerchiato. Anche per risolvere serate come questa: il 2-0 al Bologna porta la loro firma, Zenga si gode la seconda vittoria in campionato e il secondo posto in classifica. Un buon Bologna regge fino all’espulsione di Rizzo: il cuore c’è, i punti e i gol di Destro ancora no.
IELLA GIACCHERINI — Nel trio di esordienti del Bologna (Taider, Giaccherini e Mounier) ce n’è uno che avrebbe dovuto attirare l’attenzione del c.t. Conte in tribuna, ma la sua partita dura poco meno di mezz’ora: scatto sulla fascia, frenata improvvisa e mano sull’inguine, la serataccia di Giaccherini è tutta qui. Il ritorno ai campi di Serie A coincide con l’ennesimo stop, la sfortuna non concede tregua all’ex juventino. Sono buoni invece i primi 45 minuti di Mounier, il più pericoloso nel Bologna che prova a stanare una Samp svogliata: sul centro-destra, il francese dà un bel da fare a Barreto ed è proprio da una sua iniziativa che nasce la punizione che Brienza al 9’ manda dritto sulla traversa. Le occasioni del primo tempo sono tutte qui: il legno di Brienza e un tiro di Donsah bloccato da Viviano.
ATTENTI A QUEI DUE — Quando Rizzo, entrato proprio per Giaccherini, si fa espellere al 17' del secondo tempo rimediando due gialli ingenui nel giro di una decina di minuti, si capisce che per gli emiliani non è la serata giusta. La Samp si accende e il trio di attacco Soriano-Eder-Muriel si butta negli spazi che i rossoblù iniziano a concedere. Ci provano tutti e tre: Eder spara un missile che Mirante smanaccia in angolo, Soriano centra la traversa su un’azione che viene fermata per fuorigioco, Muriel manda a un soffio dal palo dopo una percussione alla Ronaldo. Poi, i 4 minuti letali: Eder, servito dal colombiano, non perdona al 30’ (5 gol in 3 gare), Soriano si inventa un destro all’incrocio al 34’. Delio Rossi si mangia le mani: se li avesse avuti lui, quei tre lì davanti…
Sampdoria - Bologna 2-0: decidono le reti di Eder e Soriano
I blucerchiati, con una prestazione vincente ma non convincente, portano a casa tre punti fondamentali. Per Delio Rossi c'è ancora molto su cui lavorare per conquistare i primi punti stagionali.
Sampdoria
Bologna
SAMPDORIA: VIVIANO; CASSANI (PEREIRA, MIN. 22), MOISANDER, SILVESTRE, REGINI; BARRETO, FERNANDO, IVAN (CORREA, MIN.65); SORIANO; EDER, MURIEL (RODRIGUEZ, MIN.82).
BOLOGNA: MIRANTE; FERRARI, MAIETTA, ROSSETTINI, MASINA; DONSAH (PULGAR, MIN.68), TAIDER (DIAWARA, MIN.57); MOUNIER, GIACCHERINI (RIZZO, MIN.28), BRIENZA; DESTRO.
SCORE: 1-0, MIN. 75, EDER. 2-0, MIN. 79, SORIANO.
ARBITRO: ANGELO CERVELLERA (ITA). ADMONISHED REGINI (MIN. 8), TAIDER (MIN. 11), BRIENZA (MIN. 45), RIZZO (MIN. 51), ROSSETTINI (MIN. 66) EXPELLED RIZZO (MIN. 62)
La Samp non gioca benissimo, ma grazie alle giocate del suo tridente Soriano - Eder - Muriel porta a casa una vittoria pesantissima. IlBologna si rammarica per le occasioni sprecate, ma i felsinei devono ancora migliorare molto sia nel reparto difensivo che offensivo. La partita si è giocata su ritmi troppo bassi, a causa dell'eccessivo tatticismo di entrambe le formazioni e della precaria condizione fisica di molti protagonisti della sfida. A deciderla, come spesso capita in queste occasioni, è la giocata del singolo, in questo casoMuriel che prima sfiora il gol e poi serve Eder per l'1-0. Nell'azione successiva Soriano pesca il jolly della serata con una bella e precisa conclusione dalla distanza. Sul match ha inciso anche l'ingenuità di Rizzo che si fa espellere a mezz'ora dal termine, lasciando gli ospiti in 10. Una vittoria, nel complesso, meritata da parte dei padroni di casa che ora sono al secondo posto in classifica con 7 punti. Ma andiamo ora a vedere le azioni salienti del match.
Inizia subito forte il Bologna, ma la prima conclusione del match è della Samp con Soriano, che calcia a lato. Al 10' felsinei pericolosi con Brienza che colpisce la traversa con un calcio di punizione ben calibrato. Rispondono i blucerchiati con Muriel ma il suo tiro diventa facile preda di Mirante. Sullo scadere della prima frazione di gioco ci prova Donsah al volo ma Viviano blocca comodamente. Primo tempo giocato sotto ritmo da entrambe le formazioni. Sampdoria più propositiva e Bologna che punta principalmente sul contropiede. La precaria condizione fisica delle due squadre ha influito sullo spettacolo della partita. Gran movimento da parte dei rispettivi reparti offensivi ma finora nessuno è riuscito a concretizzare.
La ripresa inizia sugli stessi ritmi del primo tempo. Al 59' Ferrariscambia con Diawara e calcia dal limite ma il pallone va fuori. Passano 60 secondi ed Eder si presenta alla conclusione dai 16 metri ma Mirante non si fa sorprendere. Al 62' l'episodio che può cambiare la partita: Rizzo già ammonito, trattiene Soriano e riceve il secondo cartellino giallo. I felsinei, nonostante l'inferiorità numerica, continuano a proporsi in avanti ma non riescono a finalizzare. Al 72' Muriel dribbla Rossettini e calcia, la palla passa vicino al palo. Il colombiano è imprendibile per la difesa avversaria e ad un quarto d'ora dal termine serve alla perfezione Eder, che dopo aver resistito al ritorno di Maietta, calcia in rete. Vantaggio blucerchiato meritato e quinta rete in campionato per il calciatore della Nazionale italiana. Tre minuti e vittoria in cassaforte: Soriano tira dalla distanza e trova l'angolo giusto, dove l'estremo difensore avversario non può mai arrivare. I felsinei provano una timida reazione con Brienza ma il suo diagonale sfiora di poco la porta difesa da Viviano. Nei minuti di recupero ancora il fantasista del Bologna prova la conclusione ma trova ancora una volta la risposta del portiere avversario. La partita finisce qui: 3 punti fondamentali per la Samp in vista del prosieguo del campionato; per i felsinei c'è ancora da attendere per il primo punto stagionale.
Milan e Mihajlovic, bisogna ripartire dal primo tempo contro l'Inter
Il Milan esce sconfitto di misura dal derby contro l'Inter. Mihajlovic si è detto però soddisfatto della gara dei suoi. In effetti il primo tempo rossonero è stato incoraggiante.
Sbirciando qua e là le reazioni dei tifosi del Milan dopo il derby si trovano molti che già in preda ad isteria e disperazioni si lanciano in sentenze capitali su Mihajlovic e i rossoneri. Tutto lecito se non fosse che siamo a metà Settembre, dopo tre partite di campionato.
Se ci si fermasse solo alla classifica sarebbe difficile non vedere il bicchiere mezzo vuoto se non asciutto. Troppo semplice però guardare solo ai tre punti raccolti nei primi 180 minuti del campionato. Bisogna provare ad andare oltre, soppesando anche le prestazioni fornite sul campo. In questo modo il quadro cambia, non in maniera radicale, ma di sicuro assume tinte meno fosche di quelle che qualcuno già vede senza possibilità di riscatto. La gara di Firenze è stata complessa, con l'aggravante di un'espulsione nel primo tempo, quella con l'Empoli brutta, ma vinta, quella con l'Inter incoraggiante per almeno un tempo, ma alla fine persa lo stesso. Fosse solo una questione di logica ci sarebbe da impazzire, perchè allora con l'Empoli i punti non dovevano essere tre e con l'Inter non essere zero. Il calcio però è lo sport irrazionale per eccellenza e allora Mihajlovic fa bene a non abbattersi dopo il derby.
Una gara che per alcuni ha indebolito la posizione del serbo agli occhi di Berlusconi, ma che per lo stesso allenatore è invece stata molto utile. Le indicazioni emerse soprattutto nel primo tempo sembrano essere quelle giuste per ricominciare a marciare già dalla prossima contro il Palermo. La difesa tutto sommato ha retto, è mancata un po' si spinta dagli esterni e in questo momento Abate non sembra essere proprio al top della forma. L'attacco ha girato, Bacca e Luiz Adriano si sono cercati e trovati anche se il gol non è arrivato. Gli occhi però di tutti erano puntati sul centrocampo. Anche qui nessun naufragio a livello di reparto. A livello di singoli sì, con Honda a tratti completamente fuori dalla gara. Montolivo ha stupito e ha fatto vedere che probabilmente serve più lui di De Jong davanti alla difesa a questa squadra, soprattutto se si vuole provare a fare la partita. Con il rientro di Bertolacci e l'avanzamento di Bonaventura sulla trequarti il Milan potrebbe trovare la soluzione al proprio enigma tattico.
Balotelli è entrato bene e avere uno così in panchina può essere un lusso che pochi altri hanno. Il 45 non può essere titolare, ma un'arma micidiale dalla panchina, bè quello sì. Mihajlovic avrà preso appunti in vista dell futuro, immediato e non. Il suo Milan deve ripartire dai primi 45 minuti contro l'Inter.
Roma, spauracchio Barcellona. Garcia torna al tridente
La squadra giallorossa, reduce dalla non esaltante prova di Frosinone, si riversa mente e corpo nella prima sfida dei gironi di Champions. All'Olimpico arriva il Barcellona campione d'Europa del trio delle meraviglie Messi, Neymar e Suarez.
Dalla trasferta ciociara in quel di Frosinone, la Roma di Garcia porta via il bottino pieno e poco altro. Una prestazione in ombra, forse troppo brutta per essere vera, forse giustificata in parte dalla presenza ingombrante nella mente, che di conseguenza ha attanagliato anche il corpo dei giocatori, della Champions League e del Barcellona. L'esperienza traumatica della scorsa stagione ha permesso alla Roma di volare ad altezze molto meno proibitive rispetto a quanto fatto alla vigilia della sfida dello scorso anno contro il Bayern che distrusse sogni di gloria e si portò con se le polemiche che infestarono lo spogliatoio romano.
Si cambia pagina, immediatamente. Dal Bayern, al Frosinone, passando per l'Atletico di Madrid del cholo Simeone. Già, perché il monito più importante per la Roma deve arrivare, oltre che dalla consapevolezza di dover mettere in campo tutto il possibile per arrivare ad un risultato positivo, dalla brillante prova del Barcellona a Madrid, sponda colchoneros. Niente di esaltante, ma ciò che ha messo in mostra la truppa di Luis Enrique è quello che preoccupa maggiormente il collega transalpino della Roma: pressing feroce, portato da attaccanti e centrocampisti nella trequarti avversaria, che imbriglia ed attanaglia il possesso palla non propriamente sublime della squadra capitolina. Con Pjanic ancora in dubbio le capacità tecniche della Roma in fase di palleggio ed in uscita palla al piede si riducono drasticamente e sebbene la forza fisica non sia un problema, Garcia si trova con le mani legate e con una serie di dubbi che probabilmente non troveranno risposta nella sua rosa.
In vista della sfida di mercoledì, tuttavia, l'atteggiamento tattico visto a Frosinone cambierà e non di poco. Il 4-2-3-1 a dir poco offensivo visto al Matusa verrà messo in cantina e usato solo in partite che lo permettono, mentre contro avversari ben più quotati dell'umile e volitivo gruppo di Stellone, bisognerà dimostrare ben altro soprattutto in fase di non possesso. Per questo Garcia dovrebbe optare per una mediana tutta di contenimento e sostanza, provando a sfruttare le ripartenze laterali dei funamboli Salah e Falque per innescare Dzeko unica punta. Totti non ha convinto e sicuramente non sarà del match all'Olimpico, tantomeno in coppia con il gigante bosniaco. I dubbi di Garcia potrebbero trovare un'unica soluzione: anche se la prestazione di Rudiger è stata positiva, sarà De Rossi ad accompagnare Manolas al centro della difesa, preferendo l'esperienza ed il carisma, oltre all'abitudine a giocare partite di questo tipo, del nuovo acquisto Vainqueur a centrocampo, in compagnia di Keita e Nainggolan.
Quale Roma scenderà in campo, non negli effettivi, ma di testa e concentrazione, lo scopriremo soltanto aspettando la sfida di mercoledì sera. Tuttavia il cappotto rimediato dal Bayern lo scorso anno sarà più utile del previsto per approcciare al meglio la nuova edizione della più importante manifestazione continentale per club.
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