domingo, 19 de julho de 2015

CALCIO ITALY - NEWS

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Napoli, è il giorno di Allan. Si sblocca Astori


Il mediano brasiliano dell'Udinese ha salutato i compagni di ritiro ed in serata, o al massimo domattina, sarà a Dimaro per iniziare la nuova avventura in azzurro. Nel frattempo, Astori sembra aver risolto i problemi con la Puma ed è prossimo a firmare il contratto che lo legherà al Napoli.


L'attesa del piacere è essa stessa il piacere. Un'attesa spasmodica, quasi irrefrenabile, febbrile: nel ritiro del Napoli di Dimaro non si parla d'altro. Quando arriva Allan? Il giorno sembra finalmente esser giunto: il mediano brasiliano finalmente giungerà a destinazione, dopo giorni di trattative, di chiacchiere, di accordi. Martedì Allan ha firmato il contratto che lo legherà al Napoli ed in attesa di risolvere le ultime quisquilie burocratiche, ha salutato già da qualche giorno i compagni nel ritiro friulano. 
Il sentore e la conferma che la trattativa fosse oramai conclusa è arrivata ieri quando il mediano non è stato convocato daColantuono per l'amichevole dei friulani contro l'Ingolstadt. Saluti, abbracci e tanto affetto per il centrocampista che lascia il Friuli con un ricordo più che positivo. Volerà a Napoli per rinforzare la linea mediana di Sarri, completandola con il suo dinamismo, la sua anima battagliera e con una tecnica tutt'altro da disprezzare. 
Risolti anche gli ultimi intoppi, con il giocatore che si trasferirà dalGranada e non dall'Udinese. Già, Allan era in Friuli in prestito dalla società spagnola dei Pozzo. Ultimati quindi tutti i passaggi di rito, che interesseranno quattro squadre: Napoli, Udinese, Granada eWatford. De Laurentiis verserà nelle casse friulane 12 milioni, oltre a garantire a Colantuono il prestito biennale di Duvan Zapata (con la clausola che il Napoli potrà richiamarlo alla base dopo un anno pagando un indennizzo) e la cessione a titolo definitivo di Britos alla società inglese del patron. 
A sostituire l'uruguagio arrivato dal Bologna nell'estate del 2011 sarà, con ogni probabilità Davide Astori. Risolto il nodo dei diritti di immagine, sembra ormai fatta per l'ex Roma, che si legherà al club azzurro con un triennale con opzione per un quarto anno, andando a sostituire Britos nelle gerarchie sarriane.
Ciononostante il Napoli non si ferma e lavora ad un quarto difensore: Tonelli dell'Empoli resta un'idea molto plausibile, per costi dell'operazione e per aver già lavorato con l'allenatore del Napoli ad Empoli, mentre per Maksimovic il Torino spara decisamente alto: 20mln di euro. Sembra essersi incrinata definitivamente la pista che portava a Bartra del Barcellona, che piace anche al Manchester City e che la squadra blaugrana potrebbe anche decidere di tenere visto il blocco del mercato. Infine, per quanto riguarda l'interesse per Romagnoli, il giocatore è ovviamente nella lista dei partenopei, ma è quasi impossibile un approdo al Napoli se si continua a parlare di trenta milioni di euro. 

Il Milan perde contro il Lione: prima sconfitta dell'era Mihajlovic


La prima sconfitta stagionale per il Milan arriva a Lione


Lione
2 1
Milan
LIONE: (4-3-1-2): LOPES; JALLET (DAL 31' S.T. ZEFFANE), ROSE (DAL 16' S.T. KONÉ), UMTITI (DAL 16' S.T. MVUEMBA), BEDIMO (DAL 31' S.T. LABIDI); FERRI (DAL 16' S.T. MALBRANQUE), GONALONS (DAL 44' S.T. KALULU), TOLISSO; FEKIR (DAL 16' S.T. GRENIER); BEAUVUE (DAL 27' S.T. BENZIA), NJIE (DAL 1' S.T. LACAZETTE). (GORGELIN). ALL.: FOURNIER
MILAN: (4-3-1-2): DIEGO LOPEZ (DAL 27' S.T. DONNARUMMA); CALABRIA (DAL 1' S.T. ANTONELLI), ALEX (DAL 1' S.T. MEXES), ELY (DAL 16' S.T. PALETTA), DE SCIGLIO (DAL 16' S.T. ZACCARDO); NOCERINO (DAL 1' S.T. POLI), DE JONG (DAL 27' S.T. MONTOLIVO), BERTOLACCI (DAL 16' S.T. MAURI); BONAVENTURA (DAL 16' S.T. HONDA); SUSO (DAL 1' S.T. CERCI), NIANG (DAL 27' S.T. MATRI). (ABBIATI). ALL. MIHAJLOVIC.
SCORE: 2-1 FEKIR (L) AL 24' P.T.; POLI (M) AL 30' S.T., LACAZETTE (L) AL 35' S.T.

Prima sconfitta dell'era Sinisa Mihajlovic: il Milan cade in casa del Lione. Risultato finale 2-1, Poli replica al vantaggio di Fekir, poi Lacazette non perdona un errore di Zaccardo. I padroni di casa si sono rilevati il primo avversario ostico di questa stagione per il club di via Aldo Rossi: transalpini più avanti nella preparazione, in grado di dominare la partita per tutti i 90 minuti, con palleggio e cambi di gioco. Al primo vero scoglio duro, si sono visti messo tutti i limiti attuali della squadra di Sinisa. Milan imballato, pochissimi gli spunti buoni, visto che non ha mai preso le redini del gioco. Tra  i rossoneri bene Calabria, il migliore dei suoi. Sufficienti Poli, Honda e i portieri. Rimandato il centrocampo: Bertolacci e Bonaventura insufficienti. Niang è sempre propositivo, ma sotto porta sbaglia troppo, mentre Suso, non è riuscito a trovare la giusta collocazione in campo ( nell’inedito ruolo di seconda punta).
Il serbo opta per il 4-3-1-2 con Diego Lopez tra i pali, Alex ed Ely centrali e De Sciglio e Calabria laterali. Davanti alla difesa, come al solito De Jong con Nocerino e Bertolacci a completare il centrocampo. Bonavenutra dietro alle due punte, Niang e Suso. Il Milan non parte male, anzi nei primi minuti potrebbe anche andare in vantaggio per ben due volte (con Niang e successivamente con Suso). Ma come contro l'Alcione e il Legnano i rossoneri subiscono gol nel primo tempo: punizione di Fekir che beffa la barriera e Diego Lopez (non esente da colpe). Il Milan accusa il colpo, ma il Lione non riesce ad approffitarne. 
Mihajlovic ad inizio secondo tempo cambia le carte in tavola: inserisce Mexes, Poli, Cerci, Antonelli per Alex, Calabria, Nocerino e Suso mantendo però sempre lo stesso modulo. Nei primi minuti della ripresa la gara si incattivisce un po', soprattutto tra Antonelli e Lacazette, ma il direttore di gara ha lasciato, giustamente, correre. Il serbo cambia ancora: entra Zaccardo, Paletta, Mauri ed Honda e finalmente il Milan pareggia il match con il tiro della domenica di Poli: destro di prima intezione dai 25 metri che beffa Lopes. Pareggio che dura appena cinque minuti: Lacazette, dopo uno scambio stretto con Benzia e Grenier mette dentro il 2-1. Azione che evidenzia tutte le difficoltà della difesa rossonera. Finisce così: il Milan perde contro una squadra che ha dieci giorni in più di preparazione nelle gambe,  una squadra da Champions. Per Sinisa Mihajlovic la strada è ancora molto lunga.

Inter, direzione Cina: Shaqiri c'è


Lo svizzero si aggrega ai compagni, in attesa di lasciare l'Italia per rientrare in Bundesliga.


L'Inter parte alla volta della Cina. Chiusa la prima fase di preparazione a Brunico, la squadra saluta l'Italia per intraprendere l'avventura asiatica, utile a rinvigore le casse del club e a diffondere il marchio nerazzurro.
Roberto Mancini convoca Xherdan Shaqiri. Lo svizzero, sicuro partente, si unisce ai compagni, dopo aver osservato  da fuori l'amichevole con il Carpi. La società di Thohir non vuol spingersi oltre un limite di rispetto, non vuol sancire la rottura totale. Si cerca un accordo che accontenti le parti in causa e lo Schalke 04 è destinazione gradita a club e giocatore.
Chiusa la questione portiere. L'agente di Handanovic conferma la permanenza a Milano del numero uno, non solo per la prossima stagione. Lo sloveno allontana possibili spifferi di mercato, in attesa di firmare il rinnovo. Con lui, in Cina, Carrizo e Berni.
In difesa, assente Vidic, bloccato nel recente periodo da alcuni problemi fisici. Tra i nuovi innesti, spazio a Murillo e Montoya, non ancora a Miranda. Il brasiliano non parte per la tournée, comeMedel Taider, tra vacanze e questioni burocratiche.
Kovacic, Brozovic, Kondogbia: la mediana riparte dal terzetto di qualità e quantità ammirato a Brunico. Le alternative non mancano. Mancini coccola Gnoukouri e "sonda" Guarin.
Davanti la collaudata coppia Icardi - Palacio, con Hernanes a supporto, in attesa di ali offensive che consentano di completare il passaggio al 4-3-3. Scalpita Longo, di rientro dal prestito al Cagliari.
A Milano, prosegue il lavoro per Puscas, Dodò, Camara e Biabiany.

I convocati

Portieri: Handanovic, Carrizo, Berni
Difensori: Andreolli, D'Ambrosio, Dimarco, Montoya, Murillo, Nagatomo, Juan Jesus, Ranocchia, Santon, Popa
Centrocampisti: Brozovic, Hernanes, Gnoukouri, Guarin, Kondogbia, Kovacic, Pedro Delgado
Attaccanti: Icardi, Longo, Palacio, Shaqiri, Baldini

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